I migranti sono l’ultimo dei problemi
Ho provato a digitare la parola «migranti» su Google. Vengono fuori brutti titoli, dichiarazioni semplicistiche di politici (di cui avrete già intuito il nome), spesso alcune dichiarazioni di politici che danno segni di apertura diventano frasi distorte, tolte dal loro contesto. Non sto dicendo che tutti i migranti siano santi (i controlli alle frontiere sono doverosi) né che il loro arrivo in massa non sia un problema, al contrario dico che è una situazione complessa che diventerà ancora più complessa in futuro. Penso che il numero di migrati aumenterà, non ci saranno solo quelli che scappano da dittature, guerre, povertà, ma cresceranno anche i migranti climatici. Il nostro clima temperato si sta mutando in tropicale, le zone del mondo che prima erano solo calde presto diventeranno invivibili. Si legge nel dossier di Legambiente su cambiamento climatico e migrazioni forzate che nel 2012 sono state 32,4 milioni nel mondo le persone costrette ad abbandonare la loro casa in conseguenza di disastri naturali, e saranno 250 milioni entro il 2050. Se volete aggiungere 250 milioni di persone alla lista delle persone che detestate, fate pure. Il riscaldamento globale sta avanzando eppure io ho sempre chiuso il rubinetto, mentre mi lavavo i denti. Ognuno di noi è convinto di dare il meglio nel proprio piccolo, ma anche se fosse vero non basterebbe. Stiamo andando verso un disastro globale senza precedenti e il primo problema a cui pensiamo sono gli immigrati? Mi unisco al parroco di Spoleto che ha vietato ai razzisti l’ingresso in chiesa. Il vero nocciolo del problema non sono i migranti in sé, quanto la malavita che ci guadagna sulle loro spalle, i trafficanti di uomini. Se si riuscisse a far passare questo messaggio, insieme a quello che gli assassini e gli stupratori non hanno un’unica nazionalità, sarebbe un gran passo avanti. Mi aspetto commenti del tipo «Perché non accogli un profugo a casa tua allora?», il primo che mi commenta così riceverà dieci punti a Grifondoro. Il web è pieno di queste frasi fatte, come avete potuto vedere dall’articolo che ha preceduto questo. Ma non c’è solo malvagità sui social. Fatevi un giro sulla pagina Matteo il Buono. Ecco uno stato tipo: «5000 Orsetti gommosi sono sbarcati sulle coste Italiane pronti per essere regalati negli orfanotrofi e nei campi Rom. Il governo cosa fa? Pensa alle riforme e all’Europa. Io insieme alla Lega delle Coccole provvederò al recupero e alla distribuzione di questi orsetti entro domani». Non vi sentite già meglio?
Un’ultima cosa. Sto leggendo una trilogia fantasy, interessante, non grande letteratura, ma leggibile. È ambientata in un mondo (Nashira) dove fa sempre più caldo e presto un’esplosione distruggerà la vita, ma gli abitanti di quel mondo, divisi in due razze, una tradizionalmente superiore (i Talariti) e una tradizionalmente inferiore (i Femtiti), non fanno che farsi guerra fra loro, contribuendo a disseminare distruzione. Sembra che qui stia succedendo qualcosa di simile. Forse la scrittrice, Licia Troisi, aveva in mente proprio la nostra realtà mentre scriveva. Lei è l’autrice di fantasy italiana più venduta. La migliore rimango io, però.
Impegnata tra libri e scacchi, in movimento tra Padova e Torino, sempre con una forte dose di sarcasmo.