Mi manca Mentana: black bloc sordi col biglietto
Prendo questa scena incredibile dal profilo Facebook del giornalista Saverio Tommasi, anche se avrei preferito prenderla dal sito satirico Lercio. C’erano una volta due coreani e un italiano all’Expo, avevano un’aria sospetta. Indossavano magliette nere e gesticolavano. Un uomo della sorveglianza li ha fermati, credendo fossero Black Bloc (dei Black Bloc con regolare biglietto, tra l’altro) e ha sequestrato le magliette. Sulle magliette c’era scritto in bianco: «No deaf (sordo) no Expo». Quei tre non erano affatto vandali che gesticolavano, ma persone non udenti che protestavano nella lingua dei segni per la scarsa accoglienza riservata alle persone con la loro disabilità. Peccato che in Italia la lingua dei segni la conosca solo Chef Rubio.
Impegnata tra libri e scacchi, in movimento tra Padova e Torino, sempre con una forte dose di sarcasmo.