La modesta proposta satirica di Swift
Una modesta proposta
Jonathan Swift
Marsilio editore – 2015 – 10 euro
«Una modesta proposta per evitare che i figli degli irlandesi indigenti siano di peso ai genitori o al paese, facendone un beneficio per tutti», questo è il titolo completo del pamphlet satirico (uscito anonimo) scritto nel 1729 dall’autore de I viaggi di Gulliver e ora pubblicato da Marsilio. Il casus belli che scuote la «furibonda indignazione» dello scrittore sono le intollerabili condizioni di miseria in cui versa l’Irlanda a causa dell’indiscriminato sfruttamento colonialista operato dall’Inghilterra. Prendendo di mira i filosofi dell’utilitarismo e imitandone lo stile, Swift propone la soluzione più semplice per evitare che i figli degli irlandesi in povertà nuocciano all’economia familiare: basta che i pargoli più grassi vengano messi in vendita cosicché, cucinati in vari modi, possano sfamare i cittadini più ricchi. In questo modo sovrappopolazione e disoccupazione caleranno drasticamente, gli indigenti risparmieranno e tutta la nazione ne trarrà beneficio. Dotata anche di testo a fronte, l’edizione di questo classico della letteratura politica anglosassone ed europea proposta da Marsilio è curata in modo impeccabile da Luciana Pirè, docente di letteratura inglese all’Università degli Studi di Cassino. Jonathan Swift, definito da T.S. Eliot «colossale» e «il più grande prosatore inglese», dimostra ancora una volta una vena satirica e brutalmente sarcastica che in questo caso è messa al servizio della propria patria, colpendo i politici inglesi e la loro spietata logica del profitto. Il risultato è qualcosa di eccezionale, che il saggio introduttivo di Luciana Pirè ci aiuta a comprendere fino in fondo: un’invettiva attualissima, efficace e mai pesante, che diviene una parodia sull’iniquità delle discriminazioni sociali e sull’asservimento dell’etica al sistema economico. Un pamphlet lucido e terribile, che ci presenta una realtà purtroppo spesso dimenticata dai libri di storia.
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