Mondiali: le grandi sono sottotono
Un Mondiale senza Italia, partito un po’ a rilento, con più ombre che luci; un Mondiale con molte partite risolte nei minuti di recupero. Si possono trarre queste osservazioni dopo le prime giornate degli otto gironi del torneo che, quest’anno, si gioca in Russia, con Messico, Belgio e Croazia che si sono rivelate in forma oltre le attese.
I dati rilevanti sono che le cosiddette «grandi» sono partite sottotono, che Ronaldo sta vincendo il duello a distanza con Messi e che pochi pronostici sono finora stati rispettati. Il risultato che vanta maggior frequenza è quello di 1-0, a dimostrazione che le squadre vogliono ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo.
Abbastanza scontato il girone A, con la Russia che fin dall’inizio ha mostrato una certa supremazia sulle avversarie, perdendo solo in ultima contro l’Uruguay, qualificato a punteggio pieno. Arabia Saudita ed Egitto sono state annientate, con Salah molto deludente: dal finalista della Champions League con il Liverpool ci si aspettava molto di più.
Ronaldo è stato la star per i primi due turni, facendo ben quattro gol nel girone B, di cui tre a una Spagna non brillante ma cinica. Unica pecca il rigore sbagliato la terza giornata, che ha permesso il pareggio in extremis dell’Iran e la perdita del primo posto, lasciato proprio alla Spagna che a sua volta ha pareggiato nel recupero contro il Marocco. Le outsider sono uscite decisamente a testa alta. La prima squadra che non tradisce le aspettative è la Francia, ma d’altronde, con una formazione che tra gli altri vanta Pogba, Griezmann e Varane, ci si sarebbe stupiti del contrario. Australia, Perù e Danimarca se la son giocata con i transalpini nel girone C, più o meno alla pari tra loro; alla fine i danesi hanno conquistato il secondo posto che dà l’accesso agli ottavi di finale.
Veniamo alla parziale delusione, l’Argentina: dopo il pareggio con i debuttanti dell’Islanda con rigore sbagliato da Messi, la disastrosa sconfitta per 3-0 con la Croazia e la vociferata rivolta contro il CT Sampaoli, i sudamericani si sono svegliati alla terza giornata, con il gol salvezza del 2-1 di Rojo a soli quattro minuti dalla fine. Messi aveva segnato l’1-0, mentre Higuain, Dybala e Di Maria sono stati praticamente impalpabili. Croazia prima, Argentina seconda, la Nigeria può uscire a testa alta.
Troviamo nel girone E la seconda big che sta arrancando, il Brasile, che nonostante tutto dimostra di avere la grinta per riprendersi in situazioni precarie. Dopo il pareggio con la Svizzera arriva la vittoria sul Costarica, ma solamente con due gol oltre il novantesimo. Neymar e compagni, tra i favoriti alla vittoria finale, al momento non sono troppo convincenti. Per il secondo posto la Svizzera la sta spuntando sulla Serbia, ma è tutto apertissimo.
La Germania, altra squadra partita zoppa, è stata messa alle corde dal Messico, che ha vinto la prima partita di misura a suon di ripartenze in contropiede. La seconda giornata, contro gli Svedesi, ha fatto nuovamente venire la pelle d’oca ai tifosi tedeschi, che hanno visto la loro squadra vincere al 95’ con una punizione magistrale di Kroos, dopo essere stati inizialmente in svantaggio. Molte speranze per i tedeschi, Corea del Sud predestinata all’uscita.
Nel girone G rispettate le attese, con il Belgio che ha avuto vita facilissima su Panama e Tunisia: Lukaku è al pari con Ronaldo per numero di gol segnati. L’Inghilterra ha faticato, vincendo anche lei solamente nel recupero, con la Tunisia, salvo poi risollevarsi con la squadra-cuscinetto del Centro America, con Kane che si è preso la testa della classifica cannonieri, realizzando ben 5 gol in due partite. La sfida al vertice della terza giornata si preannuncia frizzante.
L’ultimo girone, poi, ha visto nella primavera giornata le rivelazioni di Giappone e Senegal, che hanno vinto a sorpresa rispettivamente su Colombia e Polonia. Poi James Rodriguez e Cuadrado hanno trascinato i loro alla vittoria sulla Polonia: ciò gli ha permesso di giocarsi gli ottavi all’ultima giornata, col Senegal.
Nato a Padova il 15 giugno 1994.
Diplomato in ragioneria, attualmente iscritto alla triennale di Ingegneria dell’Energia nella mia città.
Sono una persona curiosa in molti i campi, dalle nuove tecnologie, in particolare quelle che riguardano l’ambiente, alla politica, passando per lo sport.