Mondiali di nuoto: grandi risultati per l’Italia
I mondiali di nuoto di Budapest sono finiti e il bilancio finale per l’Italia è stato certamente positivo.
Per gli atleti nostrani è stato un anno in cui si sono potute osservare tutte le nuove stelle del nuoto che hanno dimostrato di poter portare avanti l’eredità degli atleti uscenti.
Una delle nuove promesse è Elena Bertocchi, che ha vinto la medaglia di bronzo nel trampolino da un metro, riuscendo a dimostrare grande preparazione e caparbietà. Sebbene la Bertocchi si sia classificata terza dopo le agguerrite Maddison Keeney, australiana, e Nadezhda Bazhina, russa, è diventata la seconda donna italiana ad aver vinto una gara individuale nei tuffi segnando così l’inizio di una lunga carriera e dimostrando così di poter essere la degna erede di Tania Cagnotto.
Ma la prima medaglia azzurra è stata quella di Mario Sanzullo, un ragazzo napoletano di 24 anni, che ha vinto l’argento nella gara a 5 Km arrivando alle spalle del francese Marc Antoine Olivier per soli 7 centesimi, siglando la seconda medaglia italiana mondiale nella storia del nuoto di mezzo fondo.
Fortunatamente non è stata l’unica medaglia vinta nel nuoto di fondo. L’italiana Arianna Bridi è arrivata terza nella 10 Km, battuta solamente dalla francese Aurelie Muller e da Samantha Arevalo, atleta dell’Equador, ed è riuscita a conquistare un’altra medaglia di bronzo nella 25 Km, confermando a tutti la solidità della sua preparazione.
Anche nel trampolino maschile da un metro le soddisfazioni non sono mancate: Giovanni Tocci, atleta di 22 anni di Cosenza, ha vinto il bronzo, preceduto solo dai tuffatori cinesi Jianfeng Peng ed He Chao, tagliando un traguardo che l’Italia non raggiungeva da ben dieci anni, dando prova di grande tenacia.
Le grandi sorprese di questi mondiali però sono state le vittorie nel nuoto sincronizzato. Manila Flamini e Giorgio Minisini hanno vinto uno storico oro davanti a Russia e Stati Uniti, mentre Minisini e Mariangela Peruppato hanno conquistato la medaglia d’argento preceduti soltanto dalla Russia. Negli anni il nuoto sincronizzato italiano ha sempre portato a termine buone prove, ma ora sembra aver raggiunto una brillantezza e una preparazione mai viste prima.
A concludere i mondiali si sono susseguite poi le gare di stile libero, che sono state anche questa volta una sicurezza per l’Italia.
Federica Pellegrini si è ripresa la sua corona vincendo l’oro nei 200 metri stile libero, riconfermandosi regina di questa specialità e contribuendo a portare di nuovo l’Italia sul gradino più alto del podio a 29 anni. Tuttavia l’atleta ha dichiarato che questi saranno gli ultimi 200metri della sua carriera.
Una grande conferma sono stati Gabriele Detti e Gregorio Paltrinieri: il primo ha vinto l’oro nella 800 metri e una medaglia di bronzo nella 400 metri stile libero, mentre il secondo ha conquistato l’oro battendo tutti nei 1500 metri ed è riuscito a portare a casa un bronzo negli 800 metri, trovando come acerrimo rivale il suo compagno di allenamento.
Un altro bronzo si è aggiunto nel medagliere grazie alla diciottenne Simona Quadarella che nei 1500 metri si è classificata terza dopo l’americana Katie Ledecky e la spagnola Belmonte.
Un’altra gara in cui quest’anno l’Italia ha brillato è stata quella dei tuffi dalle grandi altezze. In questa competizione spettacolare e di grande effetto per gli spettatori Alessandro De Rose è salito sul terzo gradino del podio saltando dalla piattaforma di 27 metri, classificandosi dopo l’americano Steve Lo bue e dopo il ceco Mikhal Navratil, segnando un risultato storico.
Il bilancio finale è pari a 16 medaglie e l’Italia ha chiuso così i mondiali al sesto posto, confermando così la propria solidità e presentando nuovi atleti che grazie ai loro risultati fanno ben sperare per le prossime olimpiadi.
Laureata all’Università di Padova Ingegneria Chimica e dei Materiali e laureata magistrale in Ingegneria Chimica (Susteinable Technologies and Biotechnologies for Energy and Materials) presso l’Almamater Studiorum Università di Bologna.
Scrivo per La Voce che Stecca dal 16 luglio 2015 e su queste pagine mi occupo di cultura, musica e sport, ma soprattutto di scienza, la mia passione.