Nausea da elezioni
Ieri sera sono andata a bere coi compagni del Partito Democratico (sì, sono iscritta al PD, insulti tra 3, 2,1…) per festeggiare la vittoria alle Europee. Dal canto mio non stavo festeggiando solo la vittoria, ma anche la fine di un incubo, l’incubo di questa campagna elettorale. Non ne ho mai vista una peggiore: ebetino, pregiudicato, assassino, gufo, io sono oltre Hitler. Ecco le parole che ho sentito di più. Si sapeva benissimo che queste elezioni sarebbero state un test di tenuta per il Governo Renzi, ma addirittura mettere l’Europa così sullo sfondo? I 5 stelle non hanno neanche indicato un Presidente della Commissione Europea. Siamo nell’epoca della globalizzazione, se ammazzano qualcuno in Giappone possiamo anche saperlo prima della polizia giapponese, ma molta gente non vede oltre il proprio naso. Mentre ero al gazebo, una signora ha cominciato una filippica contro Ivo Rossi, sindaco reggente di Padova e candidato alla riconferma, colpevole di non aver asfaltato una buca davanti casa sua. “Non voterò mai più PD”, “Guardi che le Europee non c’entrano con quello che lei sta dicendo”, “Hai ragione, cara, allora lo voto”. Ho apprezzato particolarmente la campagna elettorale di Tsipras in confronto alle altre, quasi inesistente sui media tradizionali (dovevano dedicar loro più spazio?). E ora sto decisamente meglio, con meno manifesti di politici in giro, ora finalmente posso aspettarmi di rivedere la faccia di Carlo Cracco che vende patatine, mi dava tanto fastidio, ora la rimpiango. E poi ci sono gli exit poll, i dannatissimi exit poll. Sono sempre e comunque sbagliati, non servono a niente, se non a parlare, ad alimentare le infinite dirette post elettorali, checché ne dica Enrico Mentana. Per la miseria, commentate solo i risultati definitivi, è tanto difficile? Insomma, sono sollevata, ma non so quanto durerà questo mio sollievo. Siamo in un’eterna campagna elettorale, adesso ci sono i ballottaggi. Molti rimproverano Renzi di non essere passato per le elezioni, all’inizio ero d’accordo, a me piace tantissimo votare e lo sapete. Ma ora penso solo che altre elezioni vuol dire altra campagna elettorale, altri slogan terribili (quelli del PD in particolare), altri insulti, altri exit poll. Renzi può piacere o no, personalmente lo critico anche troppo, ma indubbiamente ha superato la prova. Giusto?
Cecilia Alfier
Impegnata tra libri e scacchi, in movimento tra Padova e Torino, sempre con una forte dose di sarcasmo.