C’è necessità di maggior organico per combattere il crimine

All’incirca una settimana fa è stato arrestato Giuseppe Pelle, capomandamento di una delle più grandi famiglie mafiose in Calabria. Durante la conferenza stampa, svoltasi per spiegare nei dettagli l’operazione compiuta, il Procuratore Aggiunto Lombardo ha dichiarato: «La storia giudiziaria dice che la ‘ndrangheta è una cosa seria, in cui tradizione e modernità si fondano tra di loro per dar vita ad un sistema criminale che arriva ovunque. Tutto questo si ricostruisce nelle aule di giustizia con il costante e massiccio invio di magistrati, che vanno aiutati ogni giorno a svolgere un lavoro complesso e difficile. Il successo di oggi è di tutti quei magistrati che lavorano con professionalità senza pari, chiamati a svolgere le proprie funzioni in una realtà giudiziaria sottodimensionata. Gli uffici giudiziari non possono reggere a lungo il peso di un lavoro immane, che aumenterà sempre di più. Vogliamo meno complimenti e più risorse». Questo, di Lombardo, è un rimprovero diretto al Governo in carica, colpevole, a suo dire, di non essere stato capace di risolvere la crisi delle istituzioni giudiziarie, per quanto riguarda il sottodimensionamento del personale, la mancanza di fondi e sempre una maggior carenza di qualità delle leggi.
A dimostrazione delle parole di Lombardo ci sono altri richiami pervenuti da tribunali di altre città, come quella di Trapani, Provincia del latitante Matteo Messina Denaro, dove il tribunale ha denunciato una carenza organica. Nel Novembre del 2017 la Cisl Pontina ha denunciato la carenza di organico di magistrati del Tribunale di Latina, inviando una lettera al Ministro di Grazia e Giustizia Orlando e al vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura Giovanni Legnini. Nell’Ottobre del 2016, il ministro Orlando aveva dichiarato «Se si trovassero più risorse sarei il più felice di tutti» e nello scorso novembre ha inviato una lettera all’ Associazione Nazionale magistrati in cui dichiara: «Col bando d’imminente pubblicazione risultano ben 1.630 i posti messi a concorso durante il mio mandato. Si è così garantita un’adeguata provvista di magistrati fino al 2022». Si è così rimediato, almeno in parte, ai problemi attinenti all’organico della magistratura, anche se quest’ultima non è l’unica ad essere in crisi.
Un altro settore in crisi è quello delle forze dell’ordine, sott’organico nell’ottobre 2016 di 45.000 unità, di cui 17.000 solo nella Polizia di Stato. Al giorno d’oggi ogni due agenti che vanno in pensione ne viene assunto uno solo. Allo stesso tempo mancano i fondi per i corsi di formazione, ma soprattutto il problema riguarda il materiale scaduto o non idoneo. Un esempio clamoroso si è presentato nell’ultimo Giubileo a Roma, dov’erano presenti 3.000 agenti in meno che nel 2000. Il Sindacato Italiano Appartenente alla polizia di Cagliari ha inviato una lettera al ministro dell’Interno dichiarando: «La carenza degli organici degli uffici di Polizia di Stato della Provincia di Cagliari ha raggiunto, oramai, livelli di insostenibilità tali per il mantenimento di sicurezza per la cittadinanza e per lo stesso personale. Da noi mancano all’appello centocinquanta unità».