Padova: un libro sulla leggenda Nereo Rocco
Vinca il migliore? Speriamo di no!
Guido Barbato
Cleup — 2015 — 16 euro
I 7 anni che vanno dal 1954 al 1961 per ogni padovano vogliono dire moltissimo: se i più giovani li conoscono ammantati da un’aura quasi leggendaria, i meno giovani se li ricordano ancora con malinconia verso un tempo che non c’è più. Stiamo parlando delle stagioni del Calcio Padova con Nereo Rocco in panchina: el paròn (il padrone) riuscì a portare la squadra al secondo posto in serie A nel 1958. Non ci fu lo scudetto ma furono anni di grande fermento: la provinciale batteva gli squadroni. Guido Barbato, giornalista padovano per Antenna 3 Nordest e vicino (per passione e per lavoro) al mondo del pallone del capoluogo veneto, racconta una pagina di storia poco nota fuori dalla città ma che merita di essere diffusa e conosciuta, un sogno che per 7 anni ha unito Padova. Vi proponiamo un aneddoto per comprendere fino in fondo la figura mitica di Nereo Rocco, a cui ora è intitolata la via che porta allo stadio Euganeo. 1954-1955, serie B: i biancoscudati dopo quattro giornate hanno inanellato un pareggio e tre vittorie, un grande risultato. «Signor Rocco, andiamo in serie A quest’anno? Sìììì! Dai tosi!», ma l’allenatore risponde glaciale «Calma, calma, teniamo i piedi per terra. Per noialtri il primo obiettivo è la salvezza». Il libro di Guido Barbato permette al lettore di immergersi in quel settennato leggendario, quando tutto sembrava possibile, quando pareva davvero che il Davide veneto potesse sconfiggere i Golia della serie A. Il miracolo due mesi fa c’è stato in Inghilterra, quando il Leicester ha vinto la Premier League, per fare un paragone il secondo posto del Padova di Nereo Rocco era ancora più improbabile, eppure è accaduto.
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