Le news su Facebook saranno a pagamento?

Secondo alcune indiscrezioni pubblicate dal Wall Street Journal Facebook starebbe pensando a forme di pagamento per accedere alle news all’interno del social network. La misura sarebbe stata richiesta proprio dagli editori, che negli ultimi anni hanno visto calare drasticamente le entrate provenienti dalla pubblicità online, dovendo fare sempre più affidamento sulle entrate provenienti dagli abbonamenti. A tal proposito, basti pensare che, per il 2017, si prevede che circa il 60% dell’advertising online sarà affare esclusivo di Google e della stessa Facebook, che ormai formano un vero e proprio duopolio nel settore. Un tentativo in questo senso era già stato fatto nel 2015, ma all’epoca la società di Mark Zuckerberg aveva risposto negativamente.
La formula per ora più probabile prevedrebbe per ogni utente un certo numero di notizie visibili gratuitamente, con a seguire un blocco superabile pagando il canone previsto, come già avviene per le pagine di alcuni quotidiani online. Secondo alcuni, ciò favorirebbe anche le piccole pubblicazioni, come per esempio quelle regionali, che per ora faticano ad approcciarsi efficacemente al mondo web, incapaci di reggere la concorrenza dei colossi dell’informazione senza una piattaforma che possa garantirgli una visibilità caratterizzata da una qualche stabilità. Anche se non ci sono voci ufficiali da parte del social network, un suo portavoce ha affermato che «stiamo lavorando con i nostri partner per comprendere i loro modelli di business ed esplorare strade che permettano loro di incanalare maggior valore da Facebook. Stiamo prendendoci il tempo che serve per comprendere in maniera approfondita i loro bisogni e i loro obiettivi».
L’interesse di Facebook per il mondo dell’informazione come fonte di profitto è cosa nota e un primo tentativo è stato fatto due anni fa col lancio degli Instant Articles, ovvero la tecnologia che permette di accedere alle news delle principali testate senza lasciare la piattaforma di Menlo Park, ma che per ora non ha avuto il successo sperato. L’azienda di Zuckerberg, nel caso fosse introdotto un canone per visualizzare le notizie online, potrebbe lasciare il totale dei ricavi ai publisher, a patto di avere il controllo di tutti i dati di pagamento generati.