Nizza: il 14 luglio diventa teatro di una strage

Un’altra strage mette in ginocchio la Francia, e stavolta il bersaglio è stata Nizza. Non è ancora chiaro se il Daesh ne sia il diretto mandante, o se l’attentatore, Mohammed Lahouaiej Bouhlel, abbia agito da «lupo solitario». Certo è che i sostenitori dell’Isis hanno dato fin da subito il loro sostegno a questo ulteriore massacro, come del resto accadde dopo gli attacchi di Parigi e Bruxelles.

nizzaattentato

Il Site Intelligence Group, società statunitense che si occupa di monitorare e portare all’attenzione di tutti le attività jihadiste in rete, mette infatti in evidenza una foto pubblicata su Twitter che riporta il volto di Abu Omar al Shishani, uno dei leader di punta dell’Isis, ucciso il 13 luglio di quest’anno a Mosul, in Iraq, con la Tour Eiffel sullo sfondo; nell’immagine si legge: «il sangue dei nostri leader è luce e fuoco». Quello che è emerso ieri dalle prime testimonianze è che il killer non fosse in realtà molto religioso, al contrario pare che quest’anno non avesse osservato neanche il Ramadan. Questo particolare rientra nel quadro delle personalità che fanno le veci del terrore jihadista: sono spesso soggetti deboli, privi di una conoscenza davvero profonda della cultura e della religione musulmana, a essere affascinati via web dai portavoce del sedicente Stato Islamico. D’altra parte la comunità islamica francese non ha tardato a condannare quanto accaduto: Le Monde riporta le parole del presidente dell’Unione delle moschee di Francia, Mohammed Moussaoui, che esorta a combattere il terrorismo partendo anzitutto dalla prevenzione e dall’educazione dei giovani. Ricche di cordoglio sono anche le reazioni dei capi di governo europei e non, e a questo proposito sempre le Monde utilizza un’espressione significativa: «Un rituale che sembra ormai ben stabilito». Lo stato di emergenza dichiarato subito dopo gli attacchi del 13 novembre a Parigi sarà prolungato (sarebbe scaduto il prossimo 26 luglio), ma alla luce dei fatti ha senso applicare restrizioni alle libertà personali dei cittadini, se poi si abbassa la guardia in questo modo? Il camion dell’attentatore di Nizza aveva infatti sostato durante il pomeriggio sul litorale francese di Promenade des Anglais, dopo essere stato fermato dalla polizia e lasciato andare senza controlli ulteriori. «Chiunque uccida un uomo, sarà come se avesse ucciso l’umanità intera» (Corano 5:32). A questa frase si appella chi, di fede musulmana, vede sempre più spesso degli assassini fare strage di innocenti, in cui stavolta sono compresi anche molti bambini. È all’unità nella diversità che i cittadini europei, di qualsiasi fede, devono affidarsi per non cadere nella trappola terrorista.