Nonostante tutto, Charlie sopravvive
È passato ormai un anno dalla tragedia nella sede di Charlie Hebdo e pochi giorni fa ci sono state cerimonie di commemorazione in tutta Parigi. A parte le polemiche sugli errori nella lapide in memoria delle vittime (il nome di Wolinski scritto con la y finale) e le critiche, ciò che rimane sono comunque le vignette perfettamente in linea con quello che è lo stile del giornale da sempre.
Osservando la Parigi di oggi e quella di un anno fa, le differenze non sono poi tante: paura, diffidenza e terrorismo. Ma anche Charlie Hebdo è rimasto sempre lo stesso, fedele ai principi sui quali si è sempre fondato. Da quando questo settimanale ha visto la luce, ha fatto scoppiare un gran numero di polemiche, è stato al centro di molti procedimenti penali ma nulla di tutto ciò è riuscito a fermarlo. L’attacco più grande che ha dovuto subire è stato proprio quello di un anno fa che ha cambiato tutto ma in realtà non ha cambiato proprio niente. L’attentato del 7 gennaio 2015 sembra aver sconvolto di più Parigi e l’Europa intera rispetto al microcosmo della redazione di Charlie: superato lo sgomento iniziale, il giornale ha continuato a uscire in edicola non abiurando nemmeno per un secondo alla libertà di espressione e di satira. A un anno dagli eventi c’è sempre la solita paura del terrorismo islamico (soprattutto dopo le stragi del 13 novembre scorso), ma Charlie continua a pubblicare; ci sono sempre le solite polemiche ma Charlie continua a pubblicare; ci sono sempre provvedimenti giudiziari e lamentele in agguato ma Charlie continua a pubblicare. Sembra che qualsiasi cosa possa accadere questo periodico continuerà comunque a rompere le scatole, volenti o nolenti.
Si può essere o non essere d’accordo su ciò che le vignette esprimono, sulle loro modalità di espressione, sugli attacchi che vengono messi in atto, ma è certo che Charlie rimarrà sempre un esempio di libertà senza mezzi termini, di libertà senza alcuna condizione, che non si arrende di fronte a nulla, nemmeno di fronte a tragedie umane.
Quindi ragazzi arrendetevi, per quanto Charlie vi dia fastidio, per quanto non siate d’accordo, le sue vignette continueranno perché la libertà assoluta di espressione, una volta che ti ha sedotto non ti lascia più. Non puoi farci niente: ridici sopra.
Giada Arcidiacono
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