Nonostante tutto.. PD!
Sabato sono stata alla Fornace Carotta a Padova, alla riunione del PD. Forse devo preoccuparmi, non per loro, ma per me. Sapete, mi è capitato ultimamente di frequentare ambienti spesso avulsi da me, dalla mia storia. Poi vado dai Democratici e mi sento a casa. Proprio per questo non riesco a essere obiettiva nei confronti del partito e di Ivo Rossi, volevo fargli un mucchio di domande, incalzarlo su diversi temi riguardanti la città, ricordo anche di essere vagamente arrabbiata nei suoi confronti. Ma insomma non ce l’ho fatta. Lui trasmette un sacco di energia positiva e mi sono scordata tutto il mio risentimento; dice di chiamarlo nel caso in cui si rifiutino ancora di farmi salire con Speedy3 a Palazzo della Ragione. Poi gli ho chiesto il perché l’incontro di mercoledì sera con Ilaria Cucchi è saltato. Sì, Ilaria doveva venire a presentare il suo ultimo libro e Rossi era uno dei pochi a saperlo. Ma perché tutta questa segretezza, perché è saltato e chi l’ha organizzato, questo non me l’ha saputo dire. Peccato, mi sarebbe piaciuto conoscerla, invece mi sono accontentata di vederla in televisione. Se legge questo vorrei che le arrivasse la mia solidarietà, per quanto poco possa valere. Mi sembra un’odierna Antigone, l’eroina tebana che lottò perché entrambi i suoi fratelli avessero degna sepoltura.
Come al solito, salto di palo in frasca, stavo parlando della riunione, abbiamo analizzato le ragioni della sconfitta, tutte cose che in parte sapevo in parte ho intuito stando in mezzo alla gente. Non puoi parlare alle persone di città del futuro, quando il loro problema (almeno il più immediato) è lo spacciatore o il ladro di biciclette. la sinistra ha puntato sull’ideale, sottovalutando (o dando l’impressione di sottovalutare) il problema molto sentito della sicurezza. Ci vorrebbe un misto di repressione e prevenzione, ma decisamente a favore di quest’ultima.
Lo stesso si può dire dell’immigrazione. Come uno struzzo, abbiamo messo la testa sotto la sabbia, invece è una questione che va affrontata senza cedere al razzismo. A proposito di immigrazione, se volete saperne di più sui viaggi della morte, vi consiglio di leggere Non dirmi che hai paura di Giuseppe Catozzella, la vera storia di una ragazza somala con la passione per la corsa che avrebbe voluto rappresentare il suo paese alle Olimpiadi di Londra 2012. Ma non ce l’ha fatta, ha attraversato il deserto. È morta annegata vicino a Lampedusa, mentre cercava di afferrare una fune tesa dai soccorritori italiani.
Cecilia Alfier
Impegnata tra libri e scacchi, in movimento tra Padova e Torino, sempre con una forte dose di sarcasmo.
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