Note a margine su 2024: Olimpiadi nello spazio
A pochi giorni dallo scoppio dello scandalo di «Mafia Capitale» a quelle belle menti del governo viene già una strabiliante idea: la candidatura del nostro paese alle Olimpiadi 2024. Siamo tutti d’accordo che i Giochi facciano bene all’economia di un paese: l’arrivo di migliaia di turisti dall’estero, l’immagine di una nazione in crisi che si rialza grazie ai valori dello sport e tante altre amenità. Quello che però lascia un po’ perplessi è l’ottimismo di chi crede che tutti gli appalti (e non solo gli appalti) riguardanti le olimpiadi saranno alla luce del sole. Siamo il paese in cui ogni «grande opera» è accompagnata da altrettanto grandi mazzette che la rendono un’opera minuscola in confronto ai titoloni dei giornali e ai plichi deposti in magistratura(Mose, Expo, Roma…), ora del 2024 perderemo il vizio? Ottimistico anche il punto di vista dei giornalisti de L’Intraprendente che sostengono la candidatura ai Giochi perché ora del 2024 o siamo falliti (e quindi la proposta non è nemmeno da prendere in considerazione) oppure siamo un paese che è rinato all’insegna di nuovi valori. A nostro parere invece l’Italia potrebbe ancora «vivacchiare» a lungo tra uno scandalo e l’altro e quindi nulla esclude, semmai tutto parrebbe confermare, che alle Olimpiadi 2024 vinceremo oro, argento e bronzo nelle specialità «ruberie» e «mazzette». Tutto questo fa sorgere il dubbio che ci piaccia essere presi in giro dal mondo, e nemmeno tanto bonariamente: una buona dose di masochismo che ci ha permesso di diventare gli zimbelli agli occhi di nazioni che si prendono molto più sul serio.
Tito G. Borsa
Giornalista professionista e fotografo. Ho pubblicato vari libri tra storia, inchiesta giornalistica e fotografia