«Il Novecento è donna» di Lucrezia Dell’Arti
Il Novecento è donna
Lucrezia Dell’Arti
Edizioni Clichy – 2015 – 15 euro
Lucrezia Dell’Arti, giornalista e collaboratrice di Sette e del Foglio del lunedì, si era già occupata di alcune grandi figure femminili del passato per la rubrica «Vorrei essere io», pubblicata dalla rivista Io donna; ha poi continuato il suo lavoro di ricerca fino alla stesura di Il Novecento è donna, una raccolta di cento ritratti delle donne che hanno reso grande il secolo scorso, dalle first lady alle scienziate, a volte molto famose, a volte praticamente sconosciute.
Ecco delinearsi, tra le altre, anche le storie di Sarah Bernhardt, attrice-prostituta, Frida Kahlo, pittrice e amante appassionata (non solo verso Diego Riviera) Virgina Woolf, Janis Joplin.
L’autrice sceglie uno stile originale, abolendo quelle biografie piatte e noiose a cui molti di noi, soprattutto se studenti, sono abituati, in favore di lievi pennellate impressionistiche: aneddoti, curiosità, citazioni della protagonista o di chi l’ha conosciuta, ammirata o odiata. La struttura del libro stimola la curiosità dei lettori, che sono portati ad approfondire storie prima poco conosciute o a riscoprire alcune eroine del passato.
Questi accenni forniti dalla scrittrice, che sono una vera delizia per gli occhi e la mente, appaiono comunque sufficienti a creare dei ritratti vividi, in cui compaiono tutti i successi ma anche le debolezze di quelle donne che, prima di ogni altra etichetta, sono innanzitutto esseri umani, come noi.
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