Salvini torna a Napoli fra le sciocche contestazioni
atteo Salvini vuole Napoli ma i napoletani non vogliono Salvini. Sta girando per il web un video in cui alcuni cittadini partenopei insultano il segretario della Lega e gli sconsigliano caldamente – usiamo un eufemismo – di mettere piede in città. «È un fetente di merda», «È un razzista, non deve venire qua» e un altro, alla domanda «Vuole fare un appello per far votare Matteo Salvini?», risponde «Uccidetevi».
Ora, che il leader del Carroccio stoni con Napoli (dopo che i terroni erano il nemico numero uno della Lega vecchio stampo) è innegabile, ma è altrettanto ovvio che nessuno possa impedirgli di entrare nel capoluogo partenopeo.
Se una città non gradisce la presenza di qualcuno, può manifestarlo pacificamente ma al contempo in modo diretto e duro, senza però scadere nell’insulto o nella minaccia, come invece si vede su Twitter. Salvini torna a Napoli oggi e già ci immaginiamo contestazioni come quelle avvenute qualche giorno fa in occasione dell’intervista rilasciata dal segretario leghista nella sede del quotidiano il Mattino: Salvini è dovuto entrare da un ingresso secondario per evitare la folla di manifestanti, pare appartenenti ai centri sociali, tenuta a bada dalle forze dell’ordine all’ingresso del giornale.
L’opportunismo di Matteo Salvini è evidente: ora che la Lega non è più un fenomeno circoscritto al Nord e ora che sembra poter stare in piedi anche da sola, i voti del Meridione sono senz’altro importanti, nonostante l’atteggiamento di Bossi&Co. verso i terroni. (Ve ne parlavamo l’anno scorso) «Parigi val bene una messa», diceva qualcuno, mentre il segretario della Lega avrà pensato: «Il parlamento val bene una gita a Napoli», tanto da affermare che «la mia convinzione, rispetto alla Lega del passato, è che l’Italia vince o perde tutta insieme».
Che i napoletani si rifiutino di votarlo alle elezioni, se – come spiegano nel già citato video – «non dimenticano», però provare a impedirgli di entrare in città è antidemocratico, che poi è la stessa accusa che molti napoletani rivolgono a Salvini stesso. Cari amici partenopei, non scendete allo stesso livello di Salvini, non ne vale la pena.
Giornalista professionista e fotografo. Ho pubblicato vari libri tra storia, inchiesta giornalistica e fotografia
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