Le parole di Sanguineti volano
Le parole volano
Edoardo Sanguineti
Il Canneto Editore – 2015 – 8 euro
«Le parole volano». Così si intitolava la rubrica che l’intellettuale genovese Edoardo Sanguineti ha tenuto sul Secolo XIX dal 6 marzo al 1 maggio 2010, fino a 17 giorni prima della sua scomparsa. «Si sa che non si sa chi ha mai detto, per primo, almeno nella forma a noi nota, che le parole volano. Una sola cosa è certa: chiunque ha formulato il motto per cui “verba volant, scripta manent”, così come a noi è pervenuto (e come poi è transitato, a calco, un po’ in tutte le lingue), avrà sì escogitato come tutti proclamano un’antica massima, ma non troppo. Poiché, è evidente, apparteneva a un mondo dove non si sentenziava per stretta oralità».Così esordiva Sanguineti il 6 marzo 2010, inaugurando la propria rubrica sul quotidiano genovese. «Le parole volano» consisteva in un’argomentazione a partire da una parola: il primo vocabolo è «ciaspolatori», il secondo «statunitense» e poi «leggings» e così via. Nove settimane in compagnia di Sanguineti, nove straordinarie lezioni di lessicografia e di scrittura giornalistica: nel suo breve saggio in testa al volume, Enrico Testa definisce lo scrittore genovese «lessicomane», riprendendo un’autodefinizione dello stesso Sanguineti, che scriveva «Mi sono trasformato da lessicomane clandestino, non dico a lessicografo, ma a lessicomane ufficiale semiautopatentato». Il volume edito dal Canneto ci permette di immergerci nell’amore di Sanguineti per le parole che sì volano, però in modo alquanto maldestro: ovunque spicchino un balzo, lasciano per terra il segno indelebile delle proprie zampe.
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