Pasolini, massacro di un poeta
Pasolini, massacro di un poeta
Simona Zecchi
Ponte alle Grazie – 2015 – 16 euro
Pier Paolo Pasolini moriva la notte tra il primo e il due novembre di quarant’anni fa ad Ostia, ucciso in circostanze tutt’altro che chiare. La sua morte è rimasta nella memoria di questo paese perché Pasolini apparteneva ad una razza allora non così rara e oggi estinta, quella degli intellettuali liberi. È ricordata anche per il modo feroce in cui fu massacrato di botte e abbandonato tra baracche e rifiuti.
Chi lo uccise? Il libro di Simona Zecchi è uno dei tanti tentativi di fare chiarezza e dimostrare nero su bianco la tesi del concorso di vari esecutori nell’omicidio e del movente politico. La narrazione è indubbiamente valida, ricca di riferimenti e rimandi interessanti all’opera dello scrittore, e di tante testimonianze che indubbiamente contribuiscono ad una ricostruzione dell’accaduto molto diversa da quella processuale. Tuttavia nulla di nuovo.
Purtroppo in tanti hanno tentato negli anni di far riaprire il caso senza successo. L’unica amara verità è che nel 1975 le indagini furono frettolose e parziali: la tesi dell’omosessuale finito male ha fatto comodo a polizia e magistratura. Caso chiuso, prove perse. La fortuna è che Pasolini era uno scrittore, un poeta: approfittiamo di questa occasione per scoprirlo o tornare a leggerlo.
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