I 10 «piccoli infami» nella vita di Selvaggia Lucarelli
Dieci piccoli infami
Selvaggia Lucarelli
Rizzoli – 2017 – 17 euro
Dopo Che ci importa del mondo, Selvaggia Lucarelli torna in libreria con Dieci piccoli infami, una rassegna di incontri sciagurati che si rivela presto essere un’autentica resa dei conti con i mostri più o meno terribili in cui inciampiamo nel corso della vita e anche un po’ con la nostra capacità di riderci su e di non riuscire proprio a perdonare. C’è la migliore amica che tradì la sua fiducia dopo cinque anni, quelli delle elementari, di complicità ininterrotta e simbiosi pressoché totale, c’è un parrucchiere anarchico poco incline all’ascolto delle clienti e molto a gestire taglio e colore in assoluta libertà, c’è il primo ragazzo che le si è rivolto con un reverente «signora», c’è l’ex fidanzato – «Mister Amuchina» ossessionato dall’igiene e dall’ordine, c’è la suora che avrebbe voluto fare di lei la prima «Santa Selvaggia» della storia. Questi sono solo alcuni dei personaggi inseriti dall’Autrice nella sua personalissima lista nera: questi piccoli infami che, più o meno consapevolmente, l’hanno trasformata anche solo per pochi attimi in una persona peggiore. Sincerità e autoironia vengono sfoggiate da Selvaggia Lucarelli in questo libro: non è facile mostrare al mondo chi e come ci ha resi decisamente poco inclini alla discussione e al compromesso, per usare un eufemismo. Ma il lettore con questi piccoli drammi e piccoli infami ride e si diverte, forse aiutando anche l’Autrice a metabolizzare definitivamente queste vicende. Se lei per prima ce le racconta con ironia e distacco (non sempre), chi ci autorizza a prendere sul serio delle storie umane non di grandi personalità, ma di dieci piccoli infami?
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