La poesia dimenticata di Pietro Cimatti
Sagittario in amore. Poesie postume
Pietro Cimatti
Di Felice edizioni – 2015 – 10 euro
Pietro Cimatti nacque nel 1929 a Forlì, dove morì nel 1991, e rappresenta una delle figure più originali della poesia italiana del secondo Novecento. Di lui hanno scritto colleghi come Salvatore Quasimodo, Aldo Palazzeschi, Giorgio Caproni, Ignazio Silone e Andrea Zanzotto. Sagittario in amore raccoglie nella prima parte alcuni componimenti del 1988 e nella seconda una scelta di poesie scritte fra il ‘58 e il 1986. Lo stile di Cimatti, unico nel suo genere, è qui messo a nudo: il lettore ha l’occasione di viaggiare attraverso l’Autore: anche grazie alla prefazione di Ludovico Griguoli Lanza e alle note critiche di Davide Argnani e di Stefania Porrino, ci è possibile vedere nel concreto la maturità e l’invecchiamento del poeta. Sagittario in amore è un omaggio a un grande poeta, purtroppo sconosciuto alla massa, da parte di persone – come i curatori – innamorate della sua arte. Ne sono testimonianza le due brevi appendici: «Pietro Cimatti: un poeta nomade nato in Romagna» di Argnani e «Le parole di Pietro» della Porrino. Il prossimo 28 febbraio saranno 25 anni dalla scomparsa di Cimatti; anche se farlo significa in un certo senso ridurre al main-stream l’arte di un morto, forse sarebbe d’uopo andarsi a rivedere – approfittando della ricorrenza – cosa ci ha lasciato questo poeta che la Storia ha deciso di seppellire troppo presto nell’oblio.
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