Pino Daniele: «’o pazzo» ci ha lasciati
Se ne è andato anche Pino Daniele: avrebbe compiuto 60 anni il 19 marzo ma un infarto se l’è portato via questa notte. Artista a tutto tondo, Daniele era riuscito a conciliare la propria terra, Napoli, con l’America creando un genere tutto suo di blues. Chitarrista di grande talento, è riuscito a suonare con i grandi del rock-blues anglosassone: Eric Clapton, Phil Manzanera, Leslie West e il flautista dei Dire Straits Chris White, tanto per fare qualche esempio. Aveva cantato anche con tantissimi suoi colleghi italiani (Ron, Fiorella Mannoia e molti altri) fra cui spicca la collaborazione con Luciano Pavarotti, la voce della lirica italiana.
I giornali cartacei non hanno fatto in tempo a scrivere della morte di Pino Daniele, ma a supplire a questa imperdonabile mancanza ci ha pensato abbondantemente il web (a cui questo articolo si aggiunge): la notizia è rimbalzata, grazie ad un primo post firmato Eros Ramazzotti, da un social all’altro, facendosi velocemente spazio nelle edizioni online dei quotidiani. E, come succede spesso, l’italiano si è riscoperto fan di Pino Daniele, dopo che magari lo ha ostracizzato per anni perché «cantava in napoletano» oppure, più semplicemente, perché «era terrone».
L’ipocrisia dell’italiano è leggendaria e non è opportuno dedicarci altro spazio. Oggi l’Italia (e anche il mondo intero) ha perso un grande musicista, un grande cantante e un grandissimo bluesman, un artista unico e inimitabile. Approfittate della vostra bacheca di Facebook per ascoltare qualcuno dei suoi pezzi migliori, perché domani sarà già tornato nell’oblio dei grandi.
Tito G. Borsa
Giornalista professionista e fotografo. Ho pubblicato vari libri tra storia, inchiesta giornalistica e fotografia