Più che la riforma scolastica, ci vorrebbe un miracolo
Ero a corto di fatti divertenti, quindi mi sono limitata a guardare la tv, che rimane una grossa fonte di ispirazione. Un concorrente dell’eredità, laureato in Scienze Politiche, pensa che nel 1978 ci fosse la Seconda Guerra Mondiale. Altri, da Enrico Papi, non sanno che il 1968 fu l’anno della contestazione studentesca.
Sono basita: più che una riforma della scuola, ci vorrebbe un miracolo. E le europee si avvicinano, felicemente.
Impegnata tra libri e scacchi, in movimento tra Padova e Torino, sempre con una forte dose di sarcasmo.