Polly Paulusma, cantautrice e produttrice con Wild Sound
Polly Paulusma, cantautrice britannica di successo, si racconta a La Voce che Stecca. A 10 anni dal nostro primo incontro, era la fine del 2004 al Banale a Padova, si è mostrata disponibilissima a spiegare ai nostri lettori chi è – qua in Italia purtroppo non è così conosciuta – e quali sono i suoi progetti per il futuro.
A cura di Tito G. Borsa
Ci può riepilogare brevemente la tua vita artistica?
Ho sempre voluto dedicarmi alla musica: pensa che ho iniziato a scrivere canzoni quando avevo solo 10 anni. Percepivo un’emozione fortissima quando ascoltavo la musica che volevo, un’emozione che non esiste più. Sembrava quasi l’espressione naturale della vita che scorre, e la musica è un modo per far scorrere meglio la vita. Una specie di terapia, una delle migliori.
Chi sono i tuoi «maestri» in campo musicale?
Ogni musicista che incontro mi insegna qualcosa che può essere la tecnica o l’approccio alla melodia, oppure mi spiega il proprio approccio alla vita.
Come è nata l’idea di Wild Sound, la tua casa discografica?
All’inizio doveva essere solamente per produrre la mia musica: non avevo intenzione di mettere sotto contratto altri artisti. Ma alcuni colleghi mi hanno proposto di lavorare per Wild Sound – li ho molto ammirati per questo – e devo dire che è molto bello mettere a disposizione degli altri l’esperienza di oltre 15 anni di lavoro.
Qual è lo scopo di Wild Sound?
Lo scopo della mia casa discografica è di aiutare me e gli altri artisti a intraprendere la propria carriera musicale. L’unica cosa che vogliamo è guadagnarci il pane quotidiano attraverso la nostra arte. Null’altro.
Mi hai detto che stai lavorando ad un nuovo album. Ci puoi dire qualcosa a proposito di questo? Quando sarà pronto?
Non posso dirti nulla. Sarà una sorpresa!
Stai preparando anche un tour? Suonerai in Italia?
Se i miei fan mi vogliono, sarò ben lieta di venire!
Giornalista professionista e fotografo. Ho pubblicato vari libri tra storia, inchiesta giornalistica e fotografia