Quando il Pd faceva politiche di destra sui migranti (ma nessuno si indignava)
«Questo codice di condotta è un atto di guerra verso i migranti […] è la foglia di fico di un’Europa che continua a dimostrarsi indisponibile, ancora prima che incapace, a gestire questa crisi con responsabilità e umanità. Lo stesso coinvolgimento delle ONG nelle attività di ricerca e salvataggio in mare si è reso necessario principalmente per colmare una lacuna dei Governi europei, che hanno la responsabilità primaria di queste operazioni. L’unica risposta sembra essere, ancora una volta, quella militare, sia nel Mediterraneo che nei Paesi di origine e transito». Questo è il comunicato-stampa diffuso da Emergency, non oggi e nemmeno quando il governo Conte ha chiuso i porti alla nave Aquarius. Questo comunicato è stato fatto a seguito delle torture che il governo Gentiloni, tramite il Ministro Minniti, ha permess finanziando la costruzione di veri e propri lager in Libia. Diritti umani dimenticati e calpestati. Torture. La guardia costiera libica intercetta i migranti e, indipendentemente dal paese di provenienza e dalle ragioni della migrazione, li rinchiude in campi di concentramento. Immaginiamo che il Governo Conte finanziasse la costruzione di lager in Libia? Immaginiamo.
Mare Nostrum aveva come principali obiettivi quelli di garantire la salvaguardia della vita dei migranti in mare e assicurare alla giustizia tutte le bande che lucrano sul traffico illegale dei migranti. Mare Nostrum si spingeva anche in acque internazionali per la ricerca dei barconi in difficoltà. Il principale mandato della missione Triton è quello di controllare le frontiere e non si effettuano salvataggi oltre le trenta miglia dalla costa Italiana e, sempre Triton, effettua operazioni di ricerca e salvataggio solo «in caso di estrema necessità». Il budget mensile che veniva stanziato per Mare Nostrum era di circa 9,5 milioni di euro, mentre il budget mensile stanziato per Triton è di circa 2,9 milioni di euro. La chiusura nel 2014 dell’operazione Mare Nostrum è stata fatta dal governo di centro sinistra. Si stima che il passaggio dalla missione Mare Nostrum a Triton abbia prodotto 20mila morti in più nel Mediterraneo. Ventimila persone sono morte perché si è stabilito che la vita umana ha un prezzo. Immaginiamo, anche qui, se il passaggio da Mare Nostrum a Triton lo avesse fatto Salvini e il Governo Conte. Apriti cielo. I radical chic di ogni zona d’Italia si sarebbero mobilitati, cortei, cerimonie, girotondi, banchetti. E invece? Niente. Niente. Non si è fatto nulla perché al governo non c’era la destra e non c’erano i populisti. Al governo c’era il Pd e gli uomini buoni. «E ogni legge è santa, per i loro ideali. Ogni causa è giusta, per i loro giornali» (cit.)
L’indignazione mediatica, si sa, è part-time. Quando si tratta di schierarsi, prima si guarda a chi comanda e a quel punto si può valutare se e come criticare. Se indignarsi. Perché nessuno nessuno si è indignato quando Minniti ha permesso la costruzione di lager in Libia? Perché nessuno si è indignato quando, in questi lager, venivano calpestati tutti i diritti umani? Perché nessuno si è indignato quando si è passati da Mare Nostrum a Triton? Con che coraggio oggi questi criticano il governo Conte?
L’approccio degli ultimi tre governi (Renzi, Gentiloni e Conte) sulla questione immigrazione è tutt’altro che di accoglienza. Certo, è indiscutibile che l’Italia abbia fatto infinitamente di più di Francia e Malta (e resto d’Europa). Però è altrettanto indiscutibile che sia le politiche di Renzi che quelle di Gentiloni sono state molto più di destra di quanto non ci abbiano voluto fare credere. Il pugno duro sugli immigrati, respingerli e non investire sui salvataggi è vantaggioso dal punto di vista elettorale. Anche se il Pd non sembra comunque averne tratto beneficio il 4 Marzo.
La spregiudicatezza di Salvini non è giustificabile. Non è tollerabile fare politica sulla vita dei più deboli, sugli ultimi. Indipendentemente che questi siano migranti oppure Rom. E, su tutto questo il M5S dovrebbe farsi sentire di più, se è veramente diverso dalla Lega. Se vuole mantenere una credibilità nei confronti di quell’elettorato di sinistra che lo ha votato e che oggi sembra essere sempre più smarrito.
Emiliano, nato nel 1993, con un occhio di riguardo per gli ultimi di questo mondo e la musica di Fabrizio De André nel cuore.