Pd: quanti problemi queste primarie!
È su Renzi che, con una buona maggioranza, è ricaduta la scelta dell’anziano popolo del Pd – ben due elettori su tre hanno più di 54 anni – alle primarie di domenica scorsa. Come ogni volta, non sono mancati problemi e pecche organizzative che hanno suscitato polemiche sulla regolarità del voto. È il caso del seggio di Gela, dove sono sorti contrasti perché ad alcuni anziani e disabili è stato concesso di votare in una sede diversa dal gazebo ufficiale: il partito ha deciso di annullare il voto in tutta la città. I sostenitori di Orlando hanno richiesto lo stesso provvedimento per Nardò, in provincia di Lecce, dove il voto è stato sospeso: il motivo sarebbe un’affluenza al voto inusitatamente alta, dovuta alla presenza di esponenti di destra.
Desta sconcerto la facilità con cui si può violare il regolamento ed eludere i controlli, denunciata da Fanpage, che ha diffuso un video che mostra come una loro giornalista sia riuscita a votare ben cinque volte a Milano, su un totale di sei tentativi, fingendo di essersi trasferita da poco. A Catania, invece, al seggio di corso Indipendenza il numero degli elettori è molto alto rispetto agli altri seggi, fatto su cui può forse far luce l’ammissione di un ragazzo, che ha sostenuto di aver ricevuto i due euro necessari per votare, salvo poi ritrattare per non «finire nei guai».
Ma il caso che ha destato più scalpore è quello di Ercolano, che ha registrato un numero altissimo di voti, forse per un’influenza della destra; a raggiungere i 5mila votanti hanno contribuito anche una sessantina di migranti, ospitati in un centro di accoglienza. L’orgoglio del sindaco per questo segno di integrazione è stato presto oscurato da un video diffuso in rete in cui uno dei migranti dichiara che è stato il personale del centro a spingerli a votare, chiedendo di votare per Renzi e consegnando loro i documenti e i soldi; aggiunge inoltre che ha obbedito sperando di ottenere il permesso di soggiorno. Alla immediata indignazione della Lega ha risposto il sindaco, sottolineando che questi migranti partecipano da tempo alle iniziative della città e che in ogni caso possiedono già il permesso di soggiorno, dato, quest’ultimo, confermato dai responsabili del centro di accoglienza, che ribadiscono l’infondatezza dei contenuti del video.