Quello che non sai del Professor Parisi, Nobel per la fisica
L’Italia ha lasciato nuovamente il segno in questo 2021, ma non nel campo dello sport.
Questa volta il prestigio arriva grazie allo scienziato italiano Giorgio Parisi che ha ricevuto il premio Nobel per la fisica. Il ricercatore è stato premiato «per la scoperta dell’interazione tra disordine e fluttuazioni nei sistemi fisici da scala atomica a scala planetaria».
Ma chi è Parisi?
Lo scienziato è in primis un professore ordinario di fisica teorica dell’Università La Sapienza di Roma e, infatti, i suoi studenti per festeggiarlo hanno esposto un eloquente striscione che recita: «It’s coming Rome. Congratulazioni Giorgio».
Parisi è inoltre un ricercatore associato dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), che fa parte anche della classifica Clarivate Citation Laureates, che comprende i nomi degli specialisti più proficui nel loro settore, i quali hanno prodotto le pubblicazioni scientifiche più citate al mondo.
Il Professor Parisi non è comunque una faccia nuova in Italia, in quanto ha partecipato a diverse ospitate televisive, nelle quali ha dato il suo contributo nella lettura dei dati sul Covid.
Alla memoria ci sovviene sicuramente il dibattito acceso che vi fu tra il ricercatore e il professor Bassetti su La7, dove il premio Nobel rispose a quest’ultimo: «Io so leggere i dati, forse non ha sentito bene cosa ho detto».
A Parisi sono arrivati immediatamente i complimenti da parte di Draghi e del Presidente Mattarella. Il Capo dello Stato si è prontamente congratulato con il fisico «per questo altissimo riconoscimento che rende onore all’Italia e alla sua comunità scientifica», mentre il Presidente del Consiglio ha porto le sue congratulazioni dichiarando «il Professor Parisi è un pioniere della ricerca nella fisica teorica e ha legato il suo nome a scoperte decisive nel campo della cromodinamica quantistica e dello studio dei sistemi disordinati complessi, dalla scala atomica a quella planetaria».
Da anni, il Professore è conosciuto per essere uno dei ricercatori che hanno apportato maggiore contributo allo studio delle particelle elementari, della meccanica statistica e della fluidodinamica. I suoi studi si estendono comprendendo vari sistemi complessi, tra i quali vi possono essere le reti neurali, il sistema immunitario o il movimento di gruppi di animali.
Il premio è stato assegnato al giapponese Syukuro Manabe e al tedesco Klaus Hasselmann «per la modellazione fisica del clima terrestre, quantificando la variabilità e prevedendo in modo affidabile il riscaldamento globale», mentre poi l’altra metà è stata conferita a Parisi. Secondo quanto dichiarato dall’Accademia di Svezia, il riconoscimento è stato dato ai tre scienziati per i loro studi sui fenomeni caotici e apparentemente casuali. Infatti, mentre grazie a Manabe e a Hasselmann è stato possibile approfondire la conoscenza del clima terrestre e comprendere maggiormente come l’uomo è in grado di influenzarlo, a Parisi vanno riconosciute le teorie rivoluzionarie riguardo alla teoria dei materiali disordinati e dei processi casuali.
Come spiega l’Accademia infatti, «i sistemi complessi sono caratterizzati da casualità e disturbi e sono difficili da capire. Il premio di quest’anno riconosce nuovi metodi per descriverli e prevedere il loro comportamento a lungo termine. Un sistema complesso di importanza vitale per l’umanità è il clima terrestre. Syukuro Manabe ha dimostrato come l’aumento dei livelli di anidride carbonica nell’atmosfera abbia portato ad un aumento delle temperature sulla superficie della Terra. Negli anni 1960, ha guidato lo sviluppo di modelli fisici del clima terrestre ed è stato il primo ad esplorare l’interazione tra bilanciamento delle radiazioni e trasporto verticale delle masse aeree. Il suo lavoro ha gettato le basi per lo sviluppo di modelli climatici attuali».
Parisi, che è stato accolto con una standing ovation anche a Montecitorio, ha pizzicato i governi per le loro responsabilità nella trasformazione del clima dichiarando che «le azioni intraprese dai governi non sono all’altezza delle sfide odierne e i risultati finora sono stati estremamente modesti. L’umanità deve fare delle scelte essenziali e contrastare il cambiamento climatico».
Il discorso è poi continuato con una sferzante critica. Lo scienziato ha affermato che «sono decenni che la scienza ci ha avvertito che i comportamenti umani stavano mettendo le basi per un aumento vertiginoso della temperatura del nostro pianeta. La crisi climatica è un enorme problema che va risolto anche con investimenti scientifici. Sono necessari sostegni per sviluppare nuove tecnologie come, per esempio, quelle adibite alla conservazione dell’energia e alla sua trasformazione in carburanti».
Dunque forse, oltre ad essere contenti e a celebrare nuovamente l’Italia, sarebbe anche necessario mettere in pratica alcuni preziosi consigli che il Professor Parisi ci ha lasciato.
Laureata all’Università di Padova Ingegneria Chimica e dei Materiali e laureata magistrale in Ingegneria Chimica (Susteinable Technologies and Biotechnologies for Energy and Materials) presso l’Almamater Studiorum Università di Bologna.
Scrivo per La Voce che Stecca dal 16 luglio 2015 e su queste pagine mi occupo di cultura, musica e sport, ma soprattutto di scienza, la mia passione.