Referendum: un «Sì» finalmente motivato!
La costituzione più bella del mondo?
Aa. Vv. – a cura di G. Guzzetta e A. Pilati
il canneto editore – 2016 – 10 euro
A pochi mesi dal referendum costituzionale, il canneto editore raccoglie in questo piccolo ed economico volumetto gli atti del convegno «La Costituzione più bella del mondo?», tenutosi a Roma il 26 novembre 2015 per iniziativa dell’Associazione Culturale il Nuovo Stato. Quest’ultima, come si legge nel «Manifesto» pubblicato in appendice, si propone di creare una discussione costruttiva sul tema delle riforme costituzionali e questo libro ne è un chiaro esempio. Che si condivida o meno la posizione degli esperti che hanno preso la parola durante il convegno, l’importante è che tali prospettive siano argomentate e siano quindi passibili di discussione: è indubbio che, con le dovute differenze da relatore a relatore, in generale questo volume propenda per un «Sì» alla riforma costituzionale voluta da Matteo Renzi, Maria Elena Boschi e Denis Verdini, però anche noi – che, come sapete, stiamo cercando in questi mesi di spiegare le motivazioni del nostro rifiuto – abbiamo accolto con entusiasmo questi interventi. Di fronte a una propaganda (di ciò si tratta) che è riuscita a tirare in ballo persino CasaPound pur di racimolare qualche voto a favore del ddl Boschi, ben vengano convegni in cui la parola d’ordine è «Entrare nel merito della questione». Il risultato è un libro senza dubbio molto utile che ci permette di analizzare un punto di vista – simile o diverso dal nostro – e quindi comprendere più in profondità la complessità del referendum di autunno. «Si tratta – come scrive Giorgio Mosci, presidente dell’associazione il Nuovo Stato, nella prefazione – di costruire le fondamenta per una discussione costituente che non può limitarsi ai pur rilevanti punti della governabilità, dei costi della politica, della semplificazione delle procedure», fattori che la riforma costituzionale, aggiungiamo noi, tocca solo marginalmente: il ddl Boschi è molto di più, e per questo motivo necessita di una discussione approfondita e nel merito, come quella che – bisogna dargliene atto – l’associazione il Nuovo Stato ha creato nel convegno i cui atti possiamo leggere in questo volume.
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