Il Renzi tifoso: guai a chi non vuole Roma 2024
i si chiede da dove derivi il fervore del premier, così preoccupato che Roma ospiti le Olimpiadi del 2024. I dati sono a disposizione della nostra Luisa Bizzotto (come potete vedere qui) come di tutti: da 50 anni ogni città ospitante perde denaro e gli investimenti necessari superano regolarmente quelli previsti.
Matteo Renzi è arrivato pure a coinvolgere i medagliati di Rio 2016, i quali hanno scritto una lettera al sindaco di Roma Virginia Raggi per chiederle un ripensamento sul suo no alle olimpiadi. Si sa che per vincere una medaglia è necessaria anche una laurea in economia e una pubblicazione scientifica sullo stato delle casse capitoline e sui risultati dei Giochi anche in termini di vile denaro.
«Non si può dire di no perchè si ha paura del futuro», ha decretato il presidente del Consiglio e forse davvero è più ingenuo di quanto si pensi. Se così non fosse, le alternative sarebbero forse peggiori, proviamo a ipotizzarle (sottolineando come si tratti solo di fantasiose elucubrazioni): 1. Matteo Renzi ha dei dubbi sulla propria permanenza a Palazzo Chigi dopo il 2018 quindi, megalomane qual è, vuole mettere il suo nome e la sua faccia su un evento di enorme portata come le Olimpiadi; 2. Renzi ha dubbi sulla sua permanenza a Palazzo Chigi dopo il 2018 e vuole assicurarsi il voto del mondo dello sport; 3. il premier sa che i Giochi sono un harakiri e vuole convincere la Raggi ad accettarli così, tra 8 anni, il fallimento potrà essere addebitato al Movimento 5 Stelle, che a nessuno sembra più un fenomeno passeggero.
Qualunque sia la ragione di questo accanimento, forse davvero è ora di smetterla: abbiamo appena finito di pagare per i Mondiali di Italia ’90 e le priorità sono altre. Che il premier, se ha argomenti per farlo, inizi a parlare così concretamente anche di come intende far risalire l’economia di questo paese e a smettere di impicciarsi nelle questioni che dipendono dagli altri. Non è lui al centro del mondo, e nemmeno dell’Italia.
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