Giardini Reali a Venezia: il restauro grazie a Generali e Art Bonus
I Giardini Reali di Venezia torneranno finalmente a splendere: lo scorso maggio sono iniziati i primi interventi di restauro, la cui conclusione è prevista entro la primavera 2018. Nati nel 1806 per volere di Napoleone Bonaparte e portati a compimento nel 1815 sotto la dominazione austriaca, vennero realizzati come completamento del Palazzo Reale e collegamento tra l’area Marciana e il Bacino di San Marco. Furono concepiti come «giardini di palazzo con passeggiata sull’acqua», adibendo le Procuratie Nuove a Palazzo Reale. Già allora furono costruiti un pergolato in ghisa, il ponte levatoio che collega le Procuratie e perfino la Coffee House, molto di moda tra i gusti degli architetti del paesaggio dell’epoca; col passare del tempo si sono aggiunte più serre. Tutte queste meraviglie, forse tra le meno conosciute del capoluogo lagunare, sono giunte ai giorni nostri in uno stato di serio degrado.
I 5.500 metri quadrati di verde mediterraneo, tra lussureggianti piante di glicine e profumati aranceti, riceveranno le attenzioni che meritano grazie all’intervento di Venice Gardens Foundation che, assieme ad Assicurazioni Generali, ha promosso il progetto di riqualifica dell’intera area. Gli spazi dei Giardini Reali di San Marco sono stati concessi alla Fondazione per i prossimi diciannove anni: tra le tante idee si è deciso di dare priorità assoluta al restauro. Quest’ultimo vedrà la collaborazione tra due importanti professionisti: l’architetto veneziano Alberto Torsello per la parte architettonica, e l’architetto botanico Paolo Pejrone per la cura della parte «green». Il restauro sarà di tipo conservativo, con la particolare valorizzazione degli angoli segreti con glicini e piante di agrumi. Saranno demoliti gli edifici abbandonati, come il bunker della seconda guerra mondiale, e le strutture incoerenti e/o in stato di degrado; saranno invece restaurati la serra, il ponte levatoio che collega le Procuratie e il Padiglione dei Santi. Proprio l’area del Padiglione sarà destinata all’organizzazione di eventi, con l’apertura di una caffetteria e una serie di servizi.
La spesa prevista per la realizzazione dei lavori ammonta a 5 milioni di euro, due dei quali sono stati stanziati dalle Assicurazioni Generali, main sponsor del progetto. La cifra restante è in fase di raccolta tramite il cosiddetto Art Bonus, introdotto dal Ministero dei Beni Culturali in materia di erogazioni liberali. L’Art Bonus prevede un’agevolazione del credito d’imposta al 65% per tutti coloro che effettuano una donazione a favore della cultura e dello spettacolo. Solo grazie all’attuale campagna online, consultabile sul sito www.artbonus.gov.it, sono già stati raccolti all’incirca 300mila euro; a questi si aggiungono altre libere erogazioni private, con contributi che vanno da meno di 1000 a più di 100mila euro ciascuno. Il successivo mantenimento dei Giardini e la cura di altre aree verdi del centro storico saranno autofinanziati con i futuri proventi della nuova caffetteria.
Grazie a Venice Gardens Foundation, alle Generali e a molti generosi amanti della cultura, i Giardini Reali di San Marco potranno ritornare alla loro originaria magnificenza, dando un rinnovato – e insolito – tocco di misterioso verde alla magica Venezia.
Laureata in Economia dei Beni Culturali all’Università Ca’ Foscari di Venezia, frequento la magistrale in Marketing e Mercati Globali all’Università di Milano-Bicocca. Innamorata della cultura, nel mio piccolo cerco di diffonderla il più possibile.