Riparte la stagione dei motori: ecco cos’è già successo
Dopo la ripresa del campionato di calcio e di altri sport cosiddetti minori, si è aperta come ogni estate, anche se in ritardo, la stagione dei motori. Molti Gran Premi, sia nella categoria moto che in quella auto, sono stati rinviati, con un calendario conseguentemente compresso e addirittura, in qualche caso, vedremo due gare nella stessa pista o nello stesso Stato, a una settimana di differenza una dall’altra. Quindi, per le auto avremo una doppia sfida in Austria, Gran Bretagna e Abu Dhabi (questa ancora da ufficializzare, come altre sei date); per le moto, invece, il remake sarà in Austria, Italia e per ben tre volte in Spagna, a Jerez, Aragon e Valencia.
Dopo tre gare di Formula1 i tifosi della Ferrari hanno già registrato cocenti delusioni: fin dalle qualifiche della prima gara, in Austria, le qualifiche sono state alquanto deludenti, con Leclerc e Vettel rispettivamente settimo e undicesimo sulla griglia di partenza. Una speranza abbastanza fondata per il proseguo della stagione era nata invece il giorno della gara dove, con una gara in gran rimonta, il giovane che tutti riconoscono come grande promessa del circus ha effettuato un’ottima rimonta fino al secondo posto. Seppur Vettel non abbia migliorato granché la sua posizione (decimo), l’ottimismo era salito, tanto più per il fatto che Hamilton, favorito, ha faticato parecchio chiudendo in terza posizione e lasciando la vetta al compagno di scuderia Bottas.
Il disastro si è compiuto la settimana seguente, sempre nella pista di Spielberg. Male già nelle qualifiche (Leclerc quattordicesimo), nelle prime curve della gara il monegasco è andato addosso proprio a Vettel: ritiro per entrambi, tensione alle stelle all’interno della scuderia e fiducia sotto i tacchi. Hamilton non ha avuto particolari problemi, stavolta, ad aggiudicarsi il primo posto. Le aspettative per la terza gara quindi non erano molte, anche perché il circuito ungherese è uno dei preferiti del pluricampione inglese. Nonostante le qualifiche migliori, anche grazie all’aiuto della pioggia, in gara il team italiano non è riuscito a gestire bene le gomme, rimediando un sesto e undicesimo posto. Insomma, a meno di sorprese che cambino le carte in tavola, anche quest’anno la tifoseria Ferrari deve sperare in progressi per la prossima stagione.
In MotoGP il campione da battere è sempre Marquez, che dopo una gara, anche se è ancora presto per dirlo, sta trovando avversari piuttosto agguerriti. Quartararo e Vinales, del team Yamaha, gli hanno dato del filo da torcere in qualifica, mentre in gara ci ha pensato lo stesso Marquez a complicarsi la vita: dopo un dritto mentre era in prima posizione e un recupero spettacolare fino alla terza posizione, è caduto sul più bello. Per lui frattura dell’omero con operazione d’obbligo, si prevede un rientro per il 9 agosto, con l’assenza che si limiterebbe alla seconda gara di Jerez, domenica prossima. Da tenere d’occhio anche Dovizioso, terzo con la Ducati, che potrebbe approfittarne per le prossime gare. Altri tre italiani hanno chiuso bene, nelle prime dieci posizioni: Morbidelli (quinto), Bagnaia (settimo) e Petrucci (nono). Niente da fare per Valentino Rossi, ormai sulla via del tramonto, che oltre ad avere una moto in condizioni non ottimali è caduto e si è ritirato.
Nato a Padova il 15 giugno 1994.
Diplomato in ragioneria, attualmente iscritto alla triennale di Ingegneria dell’Energia nella mia città.
Sono una persona curiosa in molti i campi, dalle nuove tecnologie, in particolare quelle che riguardano l’ambiente, alla politica, passando per lo sport.