Rivoluzione nel campo della diagnostica: in arrivo Medipix3
Una delle ultime ricerche portate alla luce dalla scienza è talmente innovativa da riuscire a proiettare ognuno di noi in un futuro migliore.
L’azienda MARS, di matrice neozelandese, è riuscita a creare un’immagine a raggi X tridimensionale a colori. Questo risultato è stato reso possibile grazie a uno scanner particolare che contiene al suo interno un chip altrettanto particolare, chiamato Medipix3.
Medipix3 è un dispositivo creato dal CERN, fa parte di un insieme di chip che sono in grado di «contare» i fotoni emessi e che costituiscono dei veri e propri «detector» che intercettano e descrivono le particelle sub-atomiche che entrano a contatto con i pixel quando l’otturatore dello strumento è aperto.
Medipix è lo stesso chip che è stato usato per scoprire i famoso Bosone di Higgs e possiede un campo di applicazione pari a 55µm, per una dimensione di 256×256.
Tale tecnologia opera come una fotocamera, ma riesce a compiere delle rilevazioni precisissime e specifiche, riuscendo a scannerizzare «tutto ciò che tocca». Questo innovativo strumento è formato da un sensore, che funge da semiconduttore, legato con un processore elettrico che è in grado di rilevare ogni minima particella grazie ai complessi algoritmi a cui è collegato che sono in grado di analizzare anche l’immagine più complessa.
La scoperta sarà usata in campo medico sperimentale, in particolare per poter analizzare casi complessi riguardati l’ambito ortopedico e reumatologico.
Infatti lo scanner, oltre a essere in grado di rilevare immagini estremamente accurate, tramite alcuni algoritmi, riesce a riprodurre l’immagine in tridimensione, aggiungendoci i colori, evidenziando e distinguendo le particelle che appartengono alla massa grassa o all’acqua corporea.
Secondo Phil Butler, scienziato della MARS e fisico all’Università di Canterbury, «le informazioni spettrali ottenute con i raggi X consentono agli operatori sanitari di misurare diversi componenti delle parti del corpo, come grasso, acqua, calcio e marcatori delle malattie». Tale spiegazione rende chiaramente l’idea di come i ricercatori abbiano «utilizzato una versione ridotta dello scanner MARS per studiare il cancro, la salute delle ossa e delle articolazioni e le patologie vascolari che causano infarti e ictus».
In conclusione si può certamente dire che la scienza e la ricerca hanno vinto un’altra volta e che Medipix3 può portare enormi vantaggi in campo medico, riuscendo ad aiutare medici e specialisti a diagnosticare anche i disturbi più gravi, comprese malattie vascolari e tumori.
Laureata all’Università di Padova Ingegneria Chimica e dei Materiali e laureata magistrale in Ingegneria Chimica (Susteinable Technologies and Biotechnologies for Energy and Materials) presso l’Almamater Studiorum Università di Bologna.
Scrivo per La Voce che Stecca dal 16 luglio 2015 e su queste pagine mi occupo di cultura, musica e sport, ma soprattutto di scienza, la mia passione.