Un romanzo per riunire miti e leggende antichi
Bibbia pagana
Giorgio Dell’Arti
Edizioni Clichy – 2016 – 19 euro
Dopo Il giorno prima del Sessantotto, Coro degli assassini e dei morti ammazzati e I nuovi venuti, Giorgio Dell’Arti, giornalista e conduttore radiofonico (e padre di Lucrezia, di cui abbiamo recensito un volume), torna a scrivere. Aveva curato Corruzioni di Carlo Dossi, ma oggi vi parliamo della Bibbia pagana, dove la mitologia si ripropone in forma di racconto. L’Autore si cimenta in un’impresa mai tentata prima: riassemblare in un vero romanzo i miti che narrano le imprese di Zeus, Odisseo, Afrodite e tanti altri. Storie apparentemente slegate e indipendenti che oggi rivivono riunite in un unicum davvero originale e singolare. Il risultato è un racconto forte, scritto in un linguaggio completamente nuovo per la letteratura italiana, ricchissimo, popolare e colto insieme, e una narrazione incontenibile, complessa ma anche immediata come tutti i miti, piena di luci e colori, che descrive una società primitiva, selvaggia e bellicosa, in cui gli dèi e gli uomini si mescolano fra di loro, combattendo e facendo l’amore. Si comincia in un’epoca lontanissima e si finisce in una notte di 3500 anni fa, quando Elena e Paride fuggono di nascosto dal palazzo di re Menelao.
Una narrazione coinvolgente che lascia con il fiato sospeso anche gli esperti di miti e leggende antichi. Diviso in paragrafi, così da risultare ordinato e di facile lettura. Un’opera monumentale, come è difficile trovare oggi in libreria. Un libro da conservare con cura perché permette al lettore di riscoprire l’attualità di storie sentite tante volte: basta cambiare il linguaggio e la struttura e tutti i miti tornano come d’incanto inediti.
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