Sarà un governo di destra? Arriva la smentita
Una chance bisogna dargliela. Anche se vedere Salvini al governo fa male, soprattutto per la freddezza e il pragmatismo che lo hanno sempre contraddistinto nei momenti in cui c’è stato da fare campagna elettorale sulla pelle dei poveri disperati. Però una possibilità a questo governo va data. Vediamo cosa combinano e poi giudichiamo i fatti.
Partire in quarta, con la sfera di cristallo e dare un giudizio ad un governo che non ha avuto il tempo di insediarsi è da Zucconi di turno. E noi Zucconi non dobbiamo esserlo, né diventarlo. I Severgnini e i Calabresi che inneggiavano alla Boschi e alla Madia come fossero le nuove Nilde Iotti o Lina Merlin, adesso schiamazzano e raddrizzano le antenne come mai hanno fatto in questi 7 anni di governi Monti-Letta-Renzi-Gentiloni. Il Pd non sa che pesci pigliare. Del Rio sostiene che la credibilità e i risparmi degli italiani siano in pericolo. Lo ha detto per davvero. Evidentemente c’era bisogno ancora di Maria Elena per mettere al sicuro i risparmiatori, soprattutto quelli di Banca Etruria. Orfini e Zucconi, non potendo più leccare Renzi, strillano al fascismo. Divertente, no? Questa «sinistra» renzianizzata riesce ad essere antipatica e arrogante anche all’opposizione. Ce ne vuole, ma loro ci riescono. Al peggio non c’è mai fine.
Nel frattempo, il Governo Conte è ormai nato e l’Istituto Cattaneo ha analizzato l’ormai celeberrimo contratto sostenendo che è «molto più vicino alle posizioni del M5S che a quelle della Lega». Inoltre, continua il Cattaneo, l’esecutivo di Lega e M5S non è quello più a destra nella storia della Repubblica, bensì oscilla al centro tra il governo Berlusconi del 2001 (quello più a destra di tutti) e il governo Prodi del 2006 (quello più a sinistra). Un po’ come dire: benpensanti sinistroidi, Zucconi di turno, ci avete capito poco, come al solito.
È chiaro che il contratto vale quel che vale, bisognerà vedere nei fatti come si muoverà Conte. Se veramente dovessero venire esclusi i bambini immigrati dagli asili nido, allora ci sarebbe da mettersi a piangere. Se dovesse venire istituito un reddito di cittadinanza o un salario minimo garantito, allora tanti complimenti e Salvini e Di Maio si vedranno assicurata la poltrona per i prossimi vent’anni.
Molto interessante sarà vedere come si muoverà il nuovo governo rispetto al tema della giustizia. È nota la posizione del M5S in merito al conflitto di interessi e alla lotta all’evasione fiscale. Bonafede Ministro della Giustizia è una garanzia (merito di Di Maio). Come si muoverà Salvini? Se non sarà capace di staccarsi da Berlusconi (e molte perplessità ci sono ancora), allora il M5S non avrà i numeri per far passare le riforme promesse (il Pd certo non verrà incontro a Di Maio, figuriamoci). Quindi, ancora una volta, gli evasori di questo paese esulteranno e potranno continuare a non pagare le tasse. Se, invece, Salvini sceglierà veramente di staccarsi da Berlusconi, allora potremmo vedere qualcosa di buono e concreto. È ovvio che una riforma seria in merito a corruzione, lotta all’evasione e conflitto di interessi sancirebbe la fine definitiva dell’alleanza nel centro-destra; Berlusconi non accetterebbe mai una Lega che permette queste riforme.
E Renzi? Lui se ne va a tenere comizi (di cosa poi?) in giro per il mondo, stipendiato da senatore, anziché lavorare. E il bello è che lo sbandiera ai quattro venti. Non ne azzecca una neanche a pagarlo. Poverino.
Emiliano, nato nel 1993, con un occhio di riguardo per gli ultimi di questo mondo e la musica di Fabrizio De André nel cuore.