Sarcasmo Domination: campagna elettorale da panico
Livelli altissimi di campagna elettorale quest’anno. Una campagna che ha avuto anche un forte impatto sulla mia vita, reale e virtuale. Per esempio, mi sono accorta che Facebook è sempre più pieno di monnezza da boomer e, quindi, volevo andarmene. Allora ho aperto TikTok, ma, purtroppo, anche gli anziani hanno avuto la stessa idea. Ho visto il video di Berlusconi e sono tornata a Facebook. Penso che l’abbia visto anche la regina Elisabetta.
Un tempo c’era lo sbarco in Normandia, adesso c’è lo sbarco su TikTok. Il problema è che, se non hai niente da dire, anche se aggiorni il mezzo di comunicazione, il niente non cambia. Anche nella vita reale ho corso dei rischi notevoli. Stavo guardando Enrico Letta a Torino, stavo in seconda fila, dietro ai giornalisti, i quali mi stavano per schiacciare. Senza sapere che siamo quasi colleghi, altrimenti mi avrebbero schiacciato con più cattiveria.
Vorrei farvi una pagella, ma temo che nessuno raggiungerebbe la sufficienza, tranne Gerarda Monaco di Italia Sovrana e Popolare. Non condivido niente, ma ammiro la tenacia. L’altro personaggio è incredibilmente Peppa Pig, la quale ha fatto più campagna elettorale per il PD rispetto al PD stesso. E Laura Pausini per Fratelli d’Italia. Qui bisogna essere chiari: la famiglia è composta da un maiale e una maiala e non si canta Bella Ciao al posto di Happy Birthday. Per non parlare di cose molto più deprecabili, come il video di una violenza sessuale, con la voce della vittima perfettamente riconoscibile, usata per propaganda elettorale. Non mi sono mai vergognata tanto in tutta la mia vita.
D’altra parte Enrico Letta, che ci riprova. Se dovesse vincere, comunque, Renzi avrebbe di nuovo i numeri per buttarlo giù, in un loop temporale spaventoso. Questo dopo il fidanzamento-lampo con Calenda.
Calenda dice che il PD non è stato chiaro con le alleanze, il PD dice che Calenda è stato un traditore degli impegni. Come al solito, hanno tutti ragione. Il concetto di “campo largo” non era chiaro o forse lo era fin troppo. Comunque sono storie d’amore tossiche, che non mi appassionano granché. Il riassunto della strategia lettiana è: “Votateci perché tutti gli altri sono la Destra”.
E, poi, naturalmente, come dimenticare Luigi Di Maio che si getta sulla folla in pizzeria? Non scorderemo neanche i discorsi altissimi sulle devianze, su obesità e anoressia, impropriamente inserite in questa categoria, mentre sport e sanità si contendono soldi pubblici, senza alcun senso.
La cosa positiva è che domenica sera finirà un circo. Speriamo non ne cominci uno peggiore.
Impegnata tra libri e scacchi, in movimento tra Padova e Torino, sempre con una forte dose di sarcasmo.