Sergio Rizzo – Da qui all’eternità. L’Italia dei privilegi a vita
Da qui all’eternità. L’Italia dei privilegi a vita
Sergio Rizzo
Feltrinelli – 2014 – 15 euro
Di Azzurra DB
Sergio Rizzo, responsabile della redazione economica romana del Corriere della Sera e autore – con Gian Antonio Stella – del bestseller La Casta, non risparmia proprio niente e nessuno: nel suo ultimo saggio non mancano nomi, anni, descrizioni dettagliate dei contesti, leggi e soprattutto non mancano i dati riguardanti i vitalizi di una classe da troppo tempo privilegiata. Il libro parte con l’esempio di Donato Rosario Robilotta, ex assessore e consigliere regionale del Lazio, per poi farne susseguire molti altri al fine di rendere lampante il problema centrale: siamo circondati da «Regole sbagliate. Regole assurde. Regole, va detto senza tentennamenti, inaccettabili. Regole capaci di garantire ancora oggi a pochi eletti, con il prodotto interno lordo in picchiata ormai da anni, la disoccupazione galoppante e la povertà che dilaga, privilegi inaccettabili». Queste regole consentono a centinaia di persone di incassare almeno due assegni politici, se non tre. Con vitalizi netti al mese fin troppo sostanziosi. Un esempio fra tutti, Claudia Lombardo con un vitalizio di 5129 euro netti al mese a soli 41 anni, di cui 20 passati nel Consiglio regionale della Sardegna oppure la quota 55: 50 anni di età e 5 di contributi per accedere al ricco compenso. Una discrepanza enorme per le persone comuni che devono fare i conti con la riforma Fornero del 2014: 62 anni di età e 42 anni di contributi. Per non parlare dei giovani, a cui Rizzo dedica il libro, «che non avranno mai la pensione». Il libro è una vera e propria denuncia a questo sistema corrotto che costringe gli italiani in ginocchio di fronte alla crisi, quando qualcun altro è pronto ad arricchirsi a dismisura grazie a delle regolette che nessuno vuole realmente cambiare. Mica scemi: perché modificare le leggi che gli permettono di vivere nel lusso con il minimo sforzo? Chi rifiuterebbe mai dei soldi per giustizia morale, visto che quella costituzionale è palesemente inesistente?
Ad ogni modo, libro interessante con lodevole quantità di dati concreti. Nota negativa è che il libro di Rizzo, più che un saggio unico, sembra una raccolta di articoli giornalistici e questo appesantisce la lettura di un prodotto che già è abbastanza complesso.
VOTO
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