Perché sono vegetariana

«Perché sei vegetariana?» «Ma adesso gli animali non soffrono quando vengono ammazzati» «Guarda che non ti fa bene, devi mangiare le proteine animali, il ferro» «Ma cosa pensi, di salvare il pianeta?» Queste sono le classiche domande nelle quali chi ha deciso di smettere di mangiare carne dovrà imbattersi prima o poi, domande comuni alle quali è importante dare risposte sensate e convinte.

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Le motivazioni di chi decide di diventare vegetariano sono varie e diverse tra loro, ma personalmente penso che più che per la salute la carne non andrebbe mangiata per ragioni ambientali, economiche ed etiche.
Gli allevamenti di animali destinati all’alimentazione umana hanno una buona parte di responsabilità nell’inquinamento di falde acquifere e mari, nella deforestazione, nello spreco di risorse territoriali, idriche e alimentari. Il 18% delle emissioni di gas serra deriva dall’industria della carne, più dell’intero settore dei trasporti. Per produrre un chilo di carne di manzo, sono necessari 15mila litri di acqua, per un chilo di carne di maiale 4900 litri e per un chilo di pollo 4mila, mentre per un chilo di pomodori bastano 184 litri di acqua; ciò significa che per produrre circa 5 chili di carne bovina è necessaria la quantità di acqua utilizzata in media da una famiglia americana in un anno.
In tutto il mondo il 70% dei terreni agricoli è utilizzato per gli allevamenti di animali, e per produrre un chilo di carne servono tra i 7 e i 12 chili di cereali. Si stima che per un hamburger si distruggano circa 5mq di foreste, quindi 35mq per un chilo di carne e con questa quantità di raccolto si sfamerebbero all’incirca 20 vegetariani.
La maggior parte degli animali cresciuti per essere poi macellati sono allevati in modo crudele e intensivo, nutriti con il solo obiettivo di far aumentare il loro peso, tralasciando spesso la qualità delle sostanze fatte loro ingerire. Queste non sono supposizioni, sono il motivo per cui ho deciso di diventare vegetariana. Sono numeri sui quali tutti dovremmo ragionare.
Ognuno trova la propria battaglia nella vita e io ho scelto questa.
Non è questione di salvare il mondo, ma basterebbe che tutti gli italiani mangiassero da vegetariani almeno una volta alla settimana e si «risparmierebbero» 12 milioni di animali all’anno e, poiché ognuno di noi vive su questo pianeta, sono convinta che prendersene cura almeno minimamente possa giovare a tutti.

Anna Toniolo