La storia di Alessio: come vivere con una malattia rara

Un’insolita armatura
Alessio Bergamin
Cleup – 2016 – 13 euro

Parlando di questo libro, fa un certo effetto innanzitutto l’età dell’autore: Alessio Bergamin, studente di Commercio Estero a Venezia, è del 1997, quindi ha pubblicato Un’insolita armatura a 19 anni. 19 anni trascorsi con una malattia rara: «Quand’era piccolo chiedeva spesso alla mamma: “Perché sono nato così?”. E lei gli rispondeva: “Vedi Alessio, ognuno di noi è come una specie di grande computer, che funziona grazie a un complicato programma. Nel tuo è stata codificata una corazza, una vera armatura, così sarai un uomo davvero forte, il più forte di tutti”. A ui piaceva l’idea di essere un soldato. Purtroppo, però, la sua corazza aveva e ha bisogno di frequenti manutenzioni».
Un’insolita armatura è l’autobiografia di Alessio, alle prese con le quotidiane battaglie di un adolescente che, in più, deve provvedere a quella «insolita armatura» fatta di tessuto epidermico che ricopre e appesantisce la pelle. L’Autore riesce a raccontare la propria vita con grande forza variando fra istanti di leggerezza e istanti di emozionante profondità. È la corazza esteriore che gli ha fatto costruire quella interiore e Alessio è pronto ad affrontare la vita con positività, coraggio e ironia.
Alessio Bergamin è speciale non per la malattia rara che lo accompagna da 19 anni, bensì per il modo in cui la affronta: diretto, ironico, senza piangersi addosso. Fra batteria, calcio e scuola è un adolescente come gli altri, se non fosse per quelle sedute di laser per rimuovere la «corazza», quell’armatura che deve essere trattata perché non gli dia troppi problemi. Questa è la parte medica del problema, poi ci sarebbe anche quella estetica che però Alessio mette da parte: «Non mi interessa».
Un’insolita armatura si legge tutto d’un fiato. È un romanzo che emoziona e diverte, che fa sorridere, ridere ma anche riflettere, perché dobbiamo ricordarci sempre quello che dice l’articolo 3 della nostra Costituzione, riportato all’inizio del libro: «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua o di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali». Ed è «compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese». Questo romanzo, e lo spirito con cui ogni giorno vive Alessio, è perfettamente in linea con queste parole.