La distopia: cosa accade se cediamo alla paura
La distopia: un’ipotesi di scenario.
Ecco cosa accadrebbe se decidessimo di cedere alla paura
Ok, siamo a rischio attacchi terroristici, ma niente panico.
Con il documento dei Servizi di Intelligence italiani inviato ieri al Parlamento Italiano, le paure sorte dopo gli attentati di Parigi dello scorso novembre stanno diventando realtà. Il nostro Paese è indicato come uno dei target privilegiati e vengono evidenziati concreti rischi di infiltrazioni terroristiche nel territorio.
I sindaci leghisti della penisola sono già passati all’attacco con un «Noi l’avevamo detto di non accoglierli». Lo Stato ha già concesso a ogni esercizio commerciale di vendere spray al peperoncino, taser e pistole. In tutte le città d’Italia molti genitori stanno disiscrivendo dalle scuole i loro bambini che sono in classe con ragazzi o bambini immigrati. Gli insegnanti, di contro, stanno chiedendo che a essere tolti dalle scuole siano gli extracomunitari. È stata stilata una lista di tutte le aziende che sfruttano il lavoro in nero degli immigrati, verranno processate per istigazione al terrorismo. Le zone circostanti le stazioni ferroviarie di tutte le città sono state blindate, con ricostituzione immediata dei ghetti. È stato istituito il coprifuoco a livello nazionale: tutti coloro che verranno sorpresi a circolare oltre le 24:00 saranno arrestati seduta stante.
Bene: questo è tutto quello che potrebbe succedere se a questa notizia si reagisse con la paura; un panorama da terza guerra mondiale che per quanto ipoteticamente probabile (seppur lontana), ritrae a tratti l’ultimo conflitto globale, a tratti un film apocalittico. Ma se c’è qualcosa che potremmo imparare dalla storia e dalla cinematografia è che la paura non risolve mai nulla; anzi, non per tutti è scontato che peggiori solo la situazione.
Nonostante dubito che qualcuno voglia vivere in un mondo simile, sono restia a credere che tutti possano adoperare il buonsenso per evitarlo. Avviso importante per tutti coloro che fanno di tutta l’erba un fascio: potreste essere falciati insieme a quella che considerate erbaccia; siete pregati di non lamentarvi.
Debora Lupini
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