Tiziano Terzani. Guardare i fiori da un cavallo in corsa
Tiziano Terzani. Guardare i fiori da un cavallo in corsa
Àlen Loreti
Rizzoli – 2014 – 35 euro
«Ho fatto solo una cosa nella vita, viaggiare e anche questo che descrivo è solo un viaggio. I cinesi hanno un modo di dire: guardare i fiori da un cavallo in corsa. Così riassumerei questa esperienza».
Tiziano Terzani ci ha lasciato undici anni fa, nel luglio del 2004. L’ottobre scorso è uscita questa nuova pubblicazione in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini che grazie a una donazione della famiglia Terzani ha costituito il Fondo Tiziano Terzani. È un volume che ripercorre attraverso foto e scritti dell’autore tutta la sua vita, dalla nascita fiorentina nel 1938 agli ultimi mesi trascorsi nella sua casa di Orsigna. Ne viene fuori il ritratto di una personalità curiosa, affamata di esperienze, di oggetti, libri, tappeti, statuette, che gli aprissero la comprensione del mondo fuori di sé. «Sono fiorentino, Firenze pretendeva di aver già capito tutto, questo mi stava stretto e sono scappato»: questa forse la motivazione di partenza che l’ha portato in tutto il mondo ma soprattutto in Oriente, il suo grande amore.
Chi conosce l’opera di Terzani potrà approfondire la conoscenza dell’autore attraverso le bellissime foto che accompagnano i suoi articoli di viaggio. Per chi non lo conosce ancora, il volume è un’occasione splendida per avvicinarsi ad un autore che chiamare giornalista risulta molto riduttivo. È un ottimo compagno di viaggio per chi ama viaggiare. È un narratore che trova la sua materia nella varietà del reale, che si alimenta e si esalta nella decodificazione di tutto ciò che appare anomalo e diverso, a volte inaccettabile.
Alla fine della sua vita, è riuscito a cogliere anche nella morte imminente un’ennesima opportunità. «Sono quasi pronto a morire perché mi diverte vedere che cosa è questa morte: l’unico rimpianto è che non riuscirò a scriverne».
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