Tre libri da leggere durante le vacanze
La nuova e ritrovata libertà fisica, favorita dalla bella stagione e dalle vaccinazioni incalzanti, ha indotto di recente molti lettori, anche quelli tra i più appassionati, a disertare e diradare sempre più spesso gli intimi incontri con coloro che, in particolare nel corso dell’ultimo anno di pandemia, ci hanno confortato e tenuto compagnia. Di che cosa stiamo parlando? Dei libri ovviamente.
Per quanto alcuni dei loro servigi potrebbero essere, in questo momento, meno richiesti, nondimeno è certo che chi ama i libri difficilmente riuscirà a non dedicargli un po’ del proprio tempo. Ecco allora qui di seguito, per i fedeli della lettura e per coloro che non riescono più a farne a meno, tre titoli che sapranno intrattenere e farsi amare nonostante il caldo, le distrazioni estive e le pigre polemiche quotidiane.
Il primo dei libri è «Camera con vista» di E.M. Forster. Il romanzo, pubblicato nel 1908, narra la storia di una giovane inglese in viaggio in Italia che, insieme alla più vecchia cugina, compie il famigerato Grand Tour, viaggio di formazione e perfezionamento comune tra i ricchi europei a partire dal XVII secolo. Il romanzo, che è probabilmente l’opera più romantica e ottimista dello scrittore britannico, affronta alcune importanti tematiche legate alla sessualità repressa, alla libertà dalle convenzioni sociali e alla crescita e formazione dell’individuo libero da costrizioni, soprattutto mentali. Senza volersi soffermare sulla trama, reato per il quale scatterebbe una grave condanna di spoiler, il libro è consigliato per tre ragioni. In primo luogo restituisce un’immagine dell’Italia e degli italiani, per quanto opinabile e oltremodo idealizzata, lusinghiera e affascinante. In secondo luogo è un racconto breve e rapido da leggersi in cui i personaggi, anche quelli più molesti, pagano tributo per la loro pedanteria regalando al lettore momenti di piacevole divertimento. Infine l’idea della camera e della vista, rimandando all’ultimo anno di pandemia, ci fanno riflettere sulla necessità, ora che finalmente possiamo stare all’esterno, di iniziare a pensare in modo nuovo alla nostra società e alle nostre vite.
Il secondo romanzo è «Le piccole virtù» di Natalia Ginzburg. Si tratta di una raccolta di racconti, undici per l’esattezza, in forma di memorie e ricordi della scrittrice, realizzati tra il 1944 e il 1960 che parlano di legami, di donne, di uomini e di vite. Il racconto che da titolo all’opera introduce e raggruppa alcuni tra i temi principali dei saggi. Riflettendo sull’educazione comunemente impartita ai figli la Ginzburg afferma: «Penso che si debbano insegnare non le piccole virtù, ma le grandi. Non il risparmio, ma la generosità e l’indifferenza al denaro; non la prudenza, ma il coraggio e lo sprezzo del pericolo; non l’astuzia, ma la schiettezza e l’amore alla verità; non il desiderio del successo, ma il desiderio di essere e di sapere». L’ultima parte di questa frase, in realtà, basterebbe per stimolare in noi tutti il desiderio di conoscere più a fondo il giudizio di Natalia Ginzburg, non solo in merito alle virtù sopracitate, ma su qualsiasi altro tema ella abbia deciso di soffermarsi nei racconti. La guerra, la maternità, la perdita, la fine e la rinascita, tutto viene qui riportato con saggezza e puntualità. Il disincanto e l’obiettività nel valutare la vita propria e degli altri e infine la necessità di incedere in essa con umorismo, praticità e sdegno dei pericoli che spesso ci riserva.
Infine, terzo e ultimo libro, Italo Calvino con «Gli amori difficili». Abbiamo qui una raccolta di quindici novelle scritte tra il 1949 e il 1967. Il tema, come si potrebbe evincere dal titolo, è quello degli amori difficili. La difficoltà di comunicazione, la difficoltà dell’incontro, la mancata coincidenza tra luogo, tempo e spazio portano spesso i protagonisti a procedere in solitaria o quasi nelle avventure della vita. Trattandosi di racconti brevi, la lettura risulta soddisfacente, veloce e facile da completare. Ogni storia regala al lettore delle immagini autentiche e intense, profonde e vividissime, con protagonisti sempre nuovi e seducenti. Basti pensare a storie come quella del soldato e della vedova provinciale sul treno, nel racconto «L’avventura di un soldato», o a quella della donna che, dopo una nuotata liberatoria, si ritrova senza costume nel bel mezzo di una affollatissima spiaggia o a quella del fotografo alla ricerca dello scatto perfetto insieme alla sua amante/modella.
I tre libri elencati non narrano storie fini a se stesse; non colpiscono per la varietà dell’intreccio o per i colpi di scena in grado di lasciare frastornato e sospeso fino alla fine del racconto il lettore. Tuttavia, sono storie che si fanno amare, che tentano di spiegarci la vita e che dopo averle lette difficilmente si faranno dimenticare.