Il Veneto legge
Una decina di giorni fa, il 28 settembre, si è svolta in tutto il Veneto una serie di manifestazioni raggruppate sotto il titolo di «Il Veneto legge». Definita come una maratona di lettura, è quest’anno giunta alla sua seconda edizione e, come riporta il sito regionale, ha lo scopo di rafforzare l’idea della lettura come mezzo di crescita individuale e sociale dei cittadini e di educazione permanente. Per farlo si avvale della collaborazione dell’Associazione Italiana Biblioteche, l’Ufficio Scolastico Regionale, l’Associazione Librai Italiani, il Sindacato Italiano Librai Cartolibrai e l’Istituto Regionale Ville Venete. Sempre sul sito si precisa inoltre che si rivolge a tutti i cittadini, sia tramite scuole, librerie, biblioteche, archivi e librerie che direttamente ai singoli, le famiglie, i gruppi di amici e di lettura.
Un brillante esempio di partecipazione a questa kermesse è stato il piccolo evento promosso dall’associazione Ardea al parco di villa Guiccioli, seguito da una visita gratuita al museo del Risorgimento. Grazie all’attrice Martina Pittarello, il pubblico ha potuto intraprendere un viaggio nello spazio della propria città e provincia, indietro nel tempo, fino a un secolo e mezzo fa. Già, perché proprio grazie alla lettura animata e appassionata di Martina è stato possibile riportare in vita alcuni brani di veri e propri maestri della scrittura, tra cui i concittadini Goffredo Parise e Neri Pozza fino all’altopiano di Mario Rigoni Stern. Accompagnate dal sole dorato del pomeriggio, le parole hanno cominciato ad aleggiare nell’aria, prendendo a poco a poco colore nell’immaginazione dei presenti, seduti sugli stessi prati dove la Silvia di Parise correva e scopriva gli odori e i profumi della natura e il senso di malinconia per la separazione dal nonno nel periodo in colonia.
Una volta terminata l’estemporanea magia del momento, al pubblico non rimane da fare che un sincero applauso per ringraziare per ciò che ha ricevuto. Finite letture del genere restano, infatti, almeno due cose : il ricordo del viaggio, nel suo evocare immagini, colori, profumi, emozioni, suoni e una serie di parole combinate a formare preziosi mezzi d’espressione. Si può inoltre contare sul fatto che tutto il gruppo del pubblico , ciascuno in modi diversi, ha vissuto un’esperienza. Ecco il significato di crescita individuale e sociale dei cittadini e di educazione permanente. Non si tratta di parole vuote, non si tratta di parole che svaniscono per aria, ma di parole che prendono vita e si rendono utili nella realtà quotidiana.
Per chi si fosse perso l’annuale occasione, ecco la Banca della Voce di Montegalda, un piccolo gruppo di cittadini, coadiuvati dalla carismatica presidente Chiara Jommetti. Il gruppo organizza letture per spettatori di tutte le età, sia in occasione delle principali festività sia per presentare scritti della stessa presidente o di altri privati. Proprio in questi giorni anche quest’associazione ha dunque prestato la propria voce, in tutti i sensi, per dar vita a una serata di letture. A prendere vita sono state le poesie di Chiara, accompagnate da alcuni pezzi musicali. A breve si terrà l’incontro di Halloween, con le sue fiabe stregate e con un caloroso invito a condividere uno scambio lettori-ascoltatori.
Già laureata in Progettazione e Gestione del Turismo Culturale, mi sono addentrata in una nuova avventura nel mondo della scuola. Spero, in questo modo, di poter condividere e trasmettere tutta la bellezza del mondo che scopro giorno per giorno…
Ma che bell”articolo! È stata una lettura molto piacevole. Hai colto in pieno le cose cui bisogna basare le nostre letture autunnali: ciò che c”è fuori e ciò che c”è dentro, proprio come hai scritto tu. Se dovessi citare della musica da ascoltare in autunno direi artisti come Agnes Obel e Sóley e colonne sonore di film. Per le ricette mi vengono in mente la zuppa di cipolle, zuppa di lenticchie e crostini, cioccolata calda (ovviamente!), ecc. E libri, infine, direi “Jane Eyre, la saga di Harry Potter e quella di Twilight.